R: R: R: Fisica nei conduttori elettrici!
Mauro D'Uffizi ha scritto:
> Poich� avevo gi� discusso questo problema a suo tempo, vorrei sapere da te
o
> altri se effettivamente esiste una sperimentazione in grado di dirci quale
> sia il comportamento di un fascio elettronico.
> Si disperde o no? ...
Caro amico di tastiera e di dubbi, io mi sono limitato a porre una domanda
ai fisici e a rifiutare risposte generiche del tipo "c'entra la relativit�".
Non sono in grado di affermare niente, purtroppo. Quindi anch'io resto in
attesa di lumi. Posso solo considerare che una simile espansione del fascio
non � osservabile n� su un monitor n� su un oscilloscopio, neppure con mezzi
ottici non banali (anche perch� l'impatto sui fosfori altera la situazione):
l'azione di focalizzazione, piuttosto lontana dalla placca, negli
oscilloscopi risulta cos� efficace e precisa che si deve concludere che il
fascio pu� persino convergere e rimanere convergente nel percorso successivo
e divergere poi, passato il punto focale: almeno in apparenza sembra quindi
comportarsi esattamente come un raggio di luce. Per questa ragione si parla
di lenti elettrostatiche.
Elio Fabri ha risposto calcolando la velocit� dell'elettrone per effetto di
una d.d.p. di 20 kV, ma mi ha sollevato pi� dubbi di quanti non ne avessi
prima, sia sul calcolo (ha tenuto conto della variazione di massa e di
carica, se siamo in odore di relativit�?), sia perch�, secondo il suo
calcolo, quella velocit� si situa intorno a 0.27 c e potrebbe quindi davvero
cadere sotto l'occhio vigile di Einstein. Gli ho chiesto in che modo
eventualmente questo fatto autorizzi gli elettroni a comportarsi da ambigui
fotoni e a ignorare che sono portatori di cariche, le quali cadono sotto
l'occhio altrettanto vigile di Coulomb. Seguir� le sue risposte. Seguile
anche tu.
Il mio punto di partenza era una perplessit� sulla giustificazione corrente
dell'effetto pelle, perplessit� che qualcuno ha considerato quasi come
un'eresia contro i testi sacri, ma devo constatare che la mia eresia ha
sollevato dei problemi, se non risposte soddisfacenti, e questo � gi� un
risultato.
Ciao
Maurizio
Esistono o no effetti elettromagnetici tra gli elettroni
> del fascio, oltre che coulombiani?
> Nel precedente tread si era sostenuto che esistesse sia repulsione
> coulombiana che attrazione elettromagnetica e che la prima prevalesse
sulla
> seconda dando luogo all'allargamento del fascio.
> Io non riuscivo a capire come potesse esistere l'attrazione
elettromagnetica
> visto che il campo dovrebbe esistere nel riferimento del laboratorio ma
non
> in quello degli elettroni, fermi gli uni rispetto agli altri.
>
> Spero che qualcuno sia in grado di chiarire.
>
> Ciao, Mauro.
>
>
>
>
Received on Fri Nov 05 1999 - 00:00:00 CET
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