R: R: Fisica nei conduttori elettrici!

From: Maurizio Bonfanti <maurizio.bonfanti_at_tin.it>
Date: 1999/10/25

Davide Filizola <dafi_at_libero.it> wrote in message
kWON3.14298$i06.145813_at_typhoon.libero.it...

> La lavorazione serve per evitare discontinuit� che darebbero origine a
> fenomeni di riflessione di potenza.
Non solo di riflessione (proprio come nelle fibre ottiche) ma, in
corrispondenza dei giunti, anche di perdite locali per diffusione.
>
> Il meccanismo di propagazione in guida metallica � diverso da quello in
> guida dielettrica. Nel primo caso, non c'� possibilit� di una fuga
> sostanziale di energia attraverso il metallo. Nel secondo caso si deve
fare
> in modo che questa fuga trasversale non avvenga.

Anche questa mia domanda, come quella sugli shim, era in certo senso
provocatoria. La fuga, tu mi confermi, non avviene (almeno in prima
approssimazione), per� proprio perch� non c'� penetrazione nel conduttore ma
solo riflessione. Se la profondit� di penetrazione non fosse trascurabile,
non solo le perdite ma anche proprio la diffrazione (che si verifica non
solo nei dielettrici)
avrebbe effetto sulla perdita di energia.
>
> Non credo che questi fenomeni di cui parli siano rilevanti nelle guide.
> Infatti si ha a che fare con lunghezze d'onda dell'ordine del centimetro.

Mi confermi, quindi, che, se la profondit� di penetrazione fosse
consistente, avremmo proprio questi problemi. Allora la mia ipotesi
sull'importanza determinante dell'effetto pelle era corretta (sempre per non
parlare delle perdite). E' chiaro che la lavorazione quasi ottica delle
superfici ha a che fare solo con la riflessione, ma proprio perch� la
superficie metallica ha funzioni essenzialmente "ottiche" (in senso
elettromagnetico, naturalmente). D'altra parte, con la debita attenzione al
fatto che le frequenze sono diverse (perci� ho detto "almeno per alcuni
aspetti"), nelle guide come nelle fibre si tratta di fenomeni
elettromagnetici relativamente elementari soggetti alle medesime regole. La
propagazione "dentro" ai conduttori circondati da un isolante non � cos�
elementare.
>
> Ritengo che lo studio dei superconduttori oggi, equivale allo studio dei
> semiconduttori quaranta anni fa. Probabilmente in un futuro prossimo
avranno
> tantissime applicazioni.

Su questo non ci sono dubbi. La mia domanda e la mia successiva obiezione
non
riguardavano il futuro delle applicazioni, ma i meccanismi fisici che ti
hanno indotto ad affermare che i superconduttori si comportano come i
normali conduttori alle alte frequenze.
> Lo stato superconduttivo si differenzia da quello normale per
numerosissimi
> aspetti. Solo illustrarli sarebbe lungo, figuriamoci interpretarli.

Devo confermarmi che allora non possiamo essere cos� certi che i
superconduttori
si comportano come conduttori normali alle alte frequenze? E che il modello
dell'effetto pelle applicabile ai casi da manuale (o ritenuti tali) non vi
trova una conferma cos� immediata? Se solo illustrare (figuriamoci
interpretare) la quantit� di comportamenti diversi dei superconduttori �
cos� problematico, forse faccio bene a non buttare via i miei dubbi in
proposito. Sui superconduttori, per concludere, si lavora da almeno 40 anni;
il problema � che chi detiene le vere conoscenze su materie che toccano
interessi forti e che implicano costose ricerche ne pubblica solo la
copertina. Se confronto quello che ho visto in anni di ricerche sull'arco e
quello che � pubblicato, posso solo sorridere. Perci� ti ho chiesto lumi
quando ho visto la tua sicurezza nella risposta: ho pensato a una tua
implicazione pi� diretta e quindi a indicazioni (pur senza violare segreti)
per me pi� confortanti. Non ho interessi diretti nella materia, ma capire in
settori affini mi aiuta a capire nei miei.
Grazie per il tuo tempo e per i tuoi suggerimenti
Saluti
Maurizio
Received on Mon Oct 25 1999 - 00:00:00 CEST

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