(wrong string) � della luce

From: Antonio De Marco <ant.demarco_at_libero.it>
Date: 1999/10/18

Risposta al messaggio di tony de longhi pdl248_at_netics.it del 29 settembre
1999
Oggetto: Rapporto massa e velocit� della luce.

La massa � una propriet� della materia che rimane invariata sempre ed in
qualsiasi condizione tranne quando essa scompare e si trasforma in un'
equivalente quantit� di energia come avviene, per esempio, nei processi di
fusione nucleare nelle stelle.
La velocit� non porta ad un aumento della massa. Essa rimane costante.
Quello che varia � la cosiddetta inerzia. L'espressione F=ma afferma che se
un corpo di massa m viene sottoposto all'azione continua di una forza F,
anche piccola, in un ambiente ideale dove non ci sono interferenze (immagina
di trovarti in un luogo dove non esista nient'altro), esso (corpo) �
soggetto ad un aumento continuo e costante della sua velocit� che pu� anche
diventare infinita. E' soltanto questione di tempo. Volendo fare un esempio,
si pu� calcolare che un corpo cui viene impressa un'accelerazione costante
di 100m/sec2 raggiunge ^la velocit� della luce dopo circa 830 ore. E se la
massa del corpo � pari ad 1kg sar� necessario applicare ad esso una forza
costante di circa 100 nt. per 830 ore. ^Vt = Vo + at; Porre Vo = 0;
Einstein nega questa possibilit� e afferma che il corpo con la sua inerzia
si oppone in ogni istante ad un suo successivo incremento di velocit� e che
ad un certo momento ci si troverebbe di fronte ad un moto rettilineo ed
uniforme invece che accelerato. E' necessario perci� aumentare in
continuazione la forza applicata al corpo se si vuole mantenere costante la
sua accelerazione. Per un corpo di massa pari ad 1 kg ed avente un'
accelerazione di 100m/sec2, applicando la sua formula� si ricava che per
velocit� di 100 mila, 200 mila, 295 mila, 298 mila, 299mila km/sec.
sarebbero necessari rispettivamente 1060, 1340, 5500. 8600, 12260 nt. Quindi
solo quando la velocit� � praticamente pari a quella della luce la forza
necessaria diventa infinita, come si pu� ricavare dalla sua formula. Questo
concetto � equivalente a quello in cui si afferma che alla velocit� prossima
a quella della luce la massa tende a diventare infinita. In realt� �
infinito lo sforzo che noi dovremmo produrre per raggiungere una tale
velocit�.
Sembra che la materia quasi si ribelli quando le si vuole far modificare il
suo stato di riposo o quello di moto rettilineo uniforme. Queste sono le sue
condizioni ideali di vita e quando si sente violentata si oppone con l'
inerzia. Cos� ci comportiamo anche noi. Che ve ne sembra?
Saluti A. De Marco.
� F = ma/radice quadrata di 1- Vt2/c2.
Received on Mon Oct 18 1999 - 00:00:00 CEST

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