Re: Secondo principio della termodinamica
Jack ha scritto nel messaggio
>Spiego meglio: se oggi uno scienziato costruisse un materiale che
>"assorbe calore" ovvero dagli urti con le particelle d'aria produce
>energia rallentando queste ultime. Tipo una cella fotovoltaica che
>invece della radiazione solare raccoglie gli impatti con il gas che la
>circonda. Perche' non e' possibile fare una cosa del genere per
>"principio" e non per un nostro limite tecnologico attuale ? Chi ci
>assicura che non sara' MAI possibile ?
Maxwell era del parere che non fosse un principio, e a tal proposito sugger�
il famoso diavoletto. Nel suo esperimento ideale si avevano due camere piene
di gas inizialmente alla stessa pressione, ed il diavoletto manovrava una
finestra tra le due, immaginata priva di massa. quando vedeva una particella
della camera A avvicinarsi velocemente alla finestra la apriva, lasciandola
passare, e la richiudeva immediatamente. Dopo un p� si aveva un aumento di
pressione nella camera B.
L'ultima volta che ho sentito parlare di questo esperimento ideale era da
parte di uno scienziato che pretendeva di contraddirlo dicendo che il
diavoletto per far questo aveva bisogno di informazione, e che
l'informazione � energia.
Un computer formattato conterrebbe quindi meno energia di uno in uso, ed
oltretutto energia di prima specie.
Vorrei sapere cosa avrebbe risposto se Maxwell avesse sostituito il suo
diavoletto con una valvola.
Tieni presente che anche l'energia spesa per forzare la molla sarebbe
tornata nel sistema sotto forma di calore e quindi di energia cinetica.
>Il fatto che sulla terra si sia sviluppata la vita, un'organizzazione
>complessa partendo da una massa di particelle subatomiche in
>epansione, non e' gia' di per se una violazione di questo principio ?
Questo no, perch� � stata spesa energia di prima specie, i fotoni solari.
Ciao, Mauro.
Received on Tue Oct 12 1999 - 00:00:00 CEST
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