Eclisse e pendolo: risultati 2

From: Antonio Iovane <iovane_at_tin.it>
Date: 1999/09/28

(chiedo scusa al moderatore se questo messaggio e' duplicato, ma non
ho ricevuto il messaggio di conferma del precedente post di due giorni
fa; se il moderatore puo', tolga queste righe tra parentesi. Grazie
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L' esperimento da me condotto era stato annunciato e discusso su
questo NG, e consiste nell' osservazione di un pendolo fermo. L'
osservazione, in origine, doveva essere condotta solo durante l'
eclisse.

In luglio avevo comunicato questa mia intenzione alla Nasa, e, dopo
uno scetticismo iniziale, mi hanno accettato nella schiera dei
partecipanti all' esperimento coordinato. Questo mi ha incoraggiato a
mettere su un setup sperimentale che fosse attendibile.
Ho usato un pendolo di 5.5 metri, con un buon filo di acciaio
inossidabile (non ferromagnetico) ed un cilindro di ottone lavorato al
tornio per l' attacco del filo, e del peso di circa 4,8 Kg. Il filo,
dopo la stabilizzazione, non ha mostrato torsione ne' elongazione.
La struttura di sostegno (la mia casa) e' molto solida, bassa, larga e
lunga; il filo era ancorato in maniera simmetrica al solaio superiore,
fatto in una unica colata di cemento, e scendeva per il vano scale; il
peso si trovava circa 1.5 metri sotto il livello del suolo al livello
del seminterrato; durante tutte le misure le porte di accesso alle
scale non sono state mai aperte ( ho una uscita secondaria ) e la
porta piu' vicina al peso era sigillata con nastro adesivo. Ho avuto
la fortuna di avere condizioni meteo costanti, senza vento e senza
escursioni di temperatura eccedenti i 2 gradi all' interno. In casa,
tranne in un giorno in cui c' era mia figlia, durante le misure c' ero
solo io o nessuno. Abito in un' area scarsamente popolata, alla fine
di una strada privata dove arriva solo la mia automobile; la strada
con traffico dista circa 300 metri; il suolo e' terroso.
La regolarita' e ripetibilita' delle misure effettuate sembra
accreditare di una certa credibilita' queste condizioni sperimentali.
Il sistema di misura consiste in una serie di cerchi concentrici con
passo di 0.5 mm disegnati sulla faccia inferiore del peso, dove e'
anche tracciata una linea radiale quale indicatore di torsione.
Una telecamera guarda il peso dal basso da una distanza di circa un
cm, attraverso una mascherina trasparente che ha tacche e assi di
riferimento orientati per i punti cardinali; la lettura dell' azimut
e' ovviamente invertita.
La risoluzione del sistema rasenta l' ordine dei 10^-6 radianti, in
quanto, tra due punti distanti 10^-5 radianti riesco a distinguere
varie posizioni intermedie (10^5 radianti, per una lunghezza di 5,5
metri, corrispondono ad uno spostamento di circa 5 centesimi di mm,
che sul monitor TV da 20 " diventano circa un mm).

Descrizione della strategia sperimentale e dei risultati finora
accertati.

Ho effettuato lunghe registrazioni nei giorni 11, 12, 25 e 26 agosto,
e 8, 9 e 10 settembre. Il pendolo non e' stato mai completamente
fermo, salvo forse in qualche istante, e l' ampiezza del moto
periodico proprio e' stata compresa tra appena percettibile e circa
6x10^-5rad. Per ora non vorrei discutere di questo aspetto, ma informo
che, nel nastro analizzato piu' in dettaglio (eclisse) relativamente a
questo aspetto, ho riscontrato frequenti inversioni del moto
ellissoidale, frequenti, marcate e repentine rotazioni del piano di
oscillazione o dell' asse maggiore, accelerazioni positive o negative
durante alcuni semiperiodi.
Dopo aver osservato il fatto che mi sembra fondamentale, cioe' una
variazione dell' inclinazione della verticale, mi sono concentrato
sull' analisi di questo aspetto.
Nella registrazione di 12 ore centrate sull' eclisse avevo avuto l'
impressione di notare questo fenomeno. Ho quindi fatto delle
fotografie al monitor con esposizione di 5 secondi (il periodo del
pendolo e' 4.7 sec), e cio' mi ha permesso di ottenere la posizione
media del pendolo durante un periodo. Ho ripreso foto ogni mezz' ora e
il risultato e' visibile in
http://space.tin.it/io/antiovan/it2.gif
L' animazione e' opera della Nasa.
Si vede un procedere verso destra (Est) per circa 6 ore e un ritorno
per circa altre 6 ore.
In un primo momento avevo attribuito il fenomeno all' eclisse, anche
se il picco della deviazione non corrisponde col momento di massimo
eclisse ne' con la direzione del sole e della luna (idem la Nasa).
In una registrazione intesa come di controllo effettuata il 25 agosto
ho rilevato lo stesso fenomeno, stessa direzione (che e' circa
Sud-Est) ma anticipato di circa un' ora. Ho effettuato una successiva
registrazione il 26 agosto, con lo stesso risultato.
Ho programmato quindi altre registrazioni per la luna nuova di
settembre, che rappresenta la situazione gravitazionale piu' vicina
all' eclisse. Non me lo aspettavo, ma ho rilevato lo stesso fenomeno,
stessa direzione, ma anticipato di circa un' altra ora.
L' ho rilevato sia l' 8, sia il 9 sia il 10 settembre.
Tra il 9 e il 10 ho effettualo la registrazione piu' lunga, circa 21
ore, che comprende sia il picco verso NW circa alle 21:30 del 9, sia
il picco di 12 ore dopo verso SE alle 9:30 circa del 10 (ora locale).
Dico circa perche' la campionatura per ora l' ho fatta ogni mezz' ora.
La progressione del fenomeno e' nettamente visibile.
Disponendo della registrazione di quasi un periodo completo, ho potuto
misurare meglio l' ampiezza, che e' risultata leggermente maggiore di
2x10^5rad (vorrei che non ci fosse equivoco tra l' oscillazione tipica
pendolare di 4.7 secondi che ha avuto ampiezze anche maggiori e questa
oscillazione della verticale avente un periodo di circa 24 ore).
La mente e' corsa subito ad una oscillazione lenta avente il periodo
del giorno siderale; dato che la cosa mi sembra di una portata enorme,
ho esitato a dirlo prima di ora.
Infatti la mia conclusione e' che ho rilevato l' esistenza di una
anisotropia che si estende ben al di fuori del sistema solare, ed
anche la sua direzione.
Per ora diciamo che si puo' trattare di una anisotropia dello spazio;
su questo punto ritornero' in un messaggio successivo.
Relativamente ad anomalie registrate durante l' eclisse, ho da
comunicare quanto segue.
L' Universita' di Trieste, partecipante all' esperimento con un
gravimetro, mi ha gentilmente fornito un file con le sue registrazioni
numeriche.
Ho plottato i dati ed ho focalizzato la mia attenzione su due picchi
presenti in periodi di poco rumore, uno alle 9:10 circa ed uno alle
9:45 circa (UTC). Effettuata una trasposizione dei tempi per la mia
locazione relativamente all' eclisse, ho analizzato il nastro facendo
una campionatura fotografica col sistema suesposto ma ogni 15 secondi;
ho trovato due alterazioni della progressione dell' inclinazione della
verticale, che devo necessariamente correlare all' eclisse. Notare che
la prima delle due si e' verificata prima dell' inizio dell' eclisse,
e questo va d' accordo con osservazioni fatte in passato su pendoli di
torsione. Tornero' su questo punto per fornire la mia interpretazione,
basata su un concetto di diffrazione e/o rifrazione di qualche forza
di tipo gravitazionale.

Per ora saluto chi ha avuto la pazienza di leggere.
Ciao,
Antonio
Received on Tue Sep 28 1999 - 00:00:00 CEST

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