Re: Nobel per la fisica e strafalcioni
Gabriele Corrain <gcorrain_at_datalogic.it> wrote:
>
>
>
>Roberto Sghedoni wrote:
>>
>> Sui giornali italiani la divulgazione scientifica non � molto curata.
>
>Tutto cio' ricorda la vicenda della 'Luna blu' di febbraio (mi pare) di
>quest'anno:
>In piu' TG era stato annunciato che "l'aria siberiana ci avrebbe
>regalato lo spettacolo di una luna piena di colorazione bluastra"
>mentre 'Luna blu' significa semplicemente il fenomeno puramente
>calendaristico piuttosto infrequente di due lune piene in un mese.
>Forse in Italia il passaggio in secondo ordine della cultura scientifica
>rispetto a quella umanistica risiede gia' nei programmi scolastici ...
>E' concetto comune che la cultura scientifica sia una disciplina arida,
>mentre quella umanistica sia 'artistica'.
>Personalmente trovo molto piu' arido dissezionare una poesia del
>Leopardi, che il piacere puramante estetico di un matematico
>di fronte ad un 'bel' teorema.
>Inoltre anche uno scienziato puo' apprezzare una poesia, un'opera
>letteraria,
>un quadro, un brano musicale. Spesso non avviene il contrario.
>
>Gabriele Corrain
L'umanista direbbe che hai messo il dito nella piaga. Hai evidenziato
il problema. Poich� sono un combattente di lungo corso contro i nostri
falsi intellettuali disinformati di tutto, che un professore di
berkeley ha definito "coranici" poich� si credono colti avendo letto
quei cento libri prescritti, non posso che condividere il tuo post.
Non solo uno scienziato pu� apprezzare una poesia mentre un
"solo-letterato" non pu� apprezzare un bel teorema, ma la cosa
peggiore � che i nostri falsi umanisti si aggirano pavoneggiandosi in
tutte le TV, facendo un danno mostruoso. Da Andreotti che si vantava
di non capire nulla di matematica, a Zecchi che sollevava la sua biro
per affermare con stolida tracotanza che quello era il suo computer,
fino all'infame Sgarbi della chiacchiera pura, per arrivare
all'ineffabile Costanzo che un po' ci � e un po' ci fa, � tutto un
susseguirsi di incitamenti dannosi per i giovani.
I veri umanisti di un tempo erano uomini di grande intelletto che
conoscevano tutto il conoscibile di quella che si chiamava Filosofia
Naturale ed era quanto pi� vicino alla Scinza esistesse in quel tempo.
Questi tristi epigoni sono quasi sempre solo dei vuoti parolai che
girano tutto il giorno interruttori, premono pulsanti di telecomandi,
guardano schermi televisivi, vanno a farsi la TAC, la Risonanza
Magnetica, ecc. dissertando di problemi sociali in una soiet� che non
possono capire. Confondono la Scienza con la Tecnica, non hanno idea
delle implicazioni assolutamente profonde che le scoperte di questi
ultimi 70 anni hanno provocato nelle strutture del pensiero umano.
E a scuola insegnano loro. I professori di matematica fanno fare ai
ragazzi noiosi esercizi, raramente cercando di coinvolgerli. Dico
spesso che nessuno giocherebbe a calcio se invece di far vedere ai
ragazzi delle partite, si pretendesse da essi ore e ore di piegamenti
senza scopo apparente.
Il discorso � lungo e complesso. In ogni modo hai cento, mille volte
ragione.
Ernesto
Received on Thu Oct 21 1999 - 00:00:00 CEST
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