Re: Rapporto massa e velocitÓ della luce. Chi mi aiuta?
Adriano Amaricci ha scritto:
> ... Al posto del vettore quantit� di moto si costruisce il
> quadrivettore "impulso-energia" cosi definito (q1,q2,q3,mc).
Non capisco perche' vuoi scrivere mc come 4^ componente: chiamala E/c,
come del resto fai dopo, e forse si capira' qualcosa di piu'...
> Cioe' in sostanza l'energia e la quantita' di moto totali prima e dopo
> l'urto sono uguali (bada bene totali cioe' presi come somma su A e su
> B).
Perfetto.
> Infine: se l'urto e' elastico dovendosi conservare l'energia si deduce
> che la massa m del sistema prima e dopo l' urto si conserva.
>
> Se l'urto e' anelastico la massa finale del sistema
> m=(EiA+EiB)/c^2=E/c^2 puo' differire dalla somma delle masse a riposo
> iniziali (minore o maggiore): quella che era energia cinetica si
> trasforma in massa o viceversa in virtu' dell'equivalenza tra massa ed
> energia.
Qui non ci siamo! L'energia si conserva sempre, in qualsiasi tipo di
urto.
Non capisco che cosa sia per te un urto anelastico.
Ti do la mia definizione di urto elastico: e' quando le masse di riposo
delle particelle iniziali sono le stesse di quelle finali (e anche il
numero di particelle resta lo stesso).
Anelastico in tutti gli altri casi.
Con la tua definizione (non detta, e per me oscura) definisci massa
finale del sistema sostanzialmente l'energia finale. Bella scoperta che
non coincide con la somma delle masse a riposo iniziali: non puo'
succedere mai, se all'inizio c'e' energia cinetica! Neppure in un urto
elastico!
Tutto dipende dal fatto di confondere massa ed energia.
Lascia il termine "massa" per la massa a riposo, invariante, e parla
solo di energia quando pensi all'energia (che si conserva ma non e'
invariante, ossia dipende dal sistema di riferimento, il che e' ovvio).
La cosiddetta "equiv. massa-energia" significa due cose:
a) l'energia di un corpo in moto consiste di due parti: la massa di
riposo porta il contributo mc^2; poi c'e' l'en. cinetica
b) pur conservando l'energia complessiva, il contributo delle due parti
puo' cambiare.
Ma la vera scoperta di Einstein e' un'altra: e' che se cedi energia a un
corpo senza cambiarne la velocita' (in particolare se era e resta fermo)
la sua massa di riposo aumenta, e viceversa.
Esempio: una lattina di birra appena tirata fuori del frigo in un giorno
d'estate ha massa minore di quando e' rimasta fuori un'ora, sempre
tappata.
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Elio Fabri
Dip. di Fisica
Universita' di Pisa
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Received on Mon Oct 18 1999 - 00:00:00 CEST
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