Il giorno sabato 1 aprile 2023 alle 18:15:04 UTC+2 Christian Corda ha scritto:
> > si tratta per caso della situazione qui descritta https://ibb.co/86hFJB6 ?
> > (è una pagina di un vecchio testo per licei scientici di Caldirola ed altri)
> Si, è proprio quella situazione, però il libro la tratta prima degli ultimi risultati sperimentali e prima della mia analisi teorica. Quando dice che il ritmo dell'orologio rotante rallenta di una quantità [1-(v^2/c^2)]^(1/2)] rispetto all'orologio centrale sbaglia perchè in realtà rallenta un po' di più. Infatti, al primo ordine in (v^2/c^2) è [1-(v^2/c^2)]^(1/2)] circa 1-(1/2)(v^2/c^2), e dunque troviamo il famoso fattore di dilatazione temporale uguale ad (-1/2). In realtà manca il contributo dovuto all'effetto di sincronizzazione degli orologi che da un fattore di dilatazione temporale uguale ad (-1/6) al primo ordine in (v^2/c^2). Pertanto, al primo ordine in (v^2/c^2) il reale fattore di dilatazione temporale è (-1/6) + (-1/2)=(-2/3).
Purtroppo non sono in grado di seguirti per ragioni di incompetenza (e zucca)
non ho proprio idea di cosa possa essere un "effetto di sincronizzazione degli orologi"
mi pareva che si postulasse la sincronizzazione con disco fermo.
Magari per il divertimento degli esperti riferisco cosa avevo pensato io:
l'orologio in rotazione doveva ritardare due volte rispetto a quello al centro
1) perchè la forza centrifuga gli faceva credere d'essere in un campo gravitazionale
2) perchè si muove più velocemente di quello al centro
però ero perplesso sulla causa 2) trattandosi di un moto di rotazione per il quale non
si applicherebbe la RR, ma a sensazione mi pareva impossibile che la differenza
di velocità non giocasse.
Received on Sat Apr 01 2023 - 20:40:01 CEST