On 22 Giu, 22:42, frigeni_ovvio_at_tiscali_ovvio.it (Maurizio Frigeni)
wrote:
> Luciano Buggio <bugg..._at_libero.it> wrote:
> > Ci che*** non posso credere*** che Einstein non fosse al corrente
> > degli esperimenti di M&M, che si era iniziato a fare 25 anni prima del
> > 1905., ripetendoli poi in diverse salse, tanto risultavano
> > incredibili.
>
> Dovresti leggere il libro di Pais ("Sottile il signore") dove la
> questione del rapporto fra Einstein e MM viene sviscerata in profondit .
> La conclusione penso che si riassuma molto bene in queste parole dello
> stesso Einstein, scritte in una lettera del 1954 allo storico F.C.
> Davenport:
>
> <<L'esito dell'esperimento di Michelson non ebbe una grande influenza
> sull'evoluzione delle mie idee. Tanto che non riesco neppure a ricordare
> se ne avessi gi sentito parlare, allorch scrissi la mia prima memoria
> sull'argomento (nel 1905). La spiegazione di ci sta nel fatto che ero,
> per ragioni di caratttere generale, fermamente convinto che non esista
> il moto assoluto, e il mio unico problema era come ci potesse
> conciliarsi con quello che sapevamo dell'elettrodinamica. Si pu quindi
> comprendere per quale ragione, nella mia 'battaglia personale',
> l'esperimento di Michelson non abbia avuto alcun ruolo, o, per lo meno,
> alcun ruolo decisivo.>>
Ti ringrazio per questa segnalazione.
Mi ha fatto pensare che anche l'affermazione della mia teoria, che la
velocit� della luce misurata dagli osservatori in qualsiasi stato di
moto � costante, � derivabile in modo asolutametne autonomo e
necessario dalle sue premesse, e quindi senza nemmeno conoscere
l'esito di quegli eperimenti.
Questo vale anche "satoricamente": io naturalmente ero a conscenza,
molto meglio di Einstein, di M&M, ma avrei potuto farne anche a meno.
Inoltre la mia teoria predice che il moto degli osservatori pu� anche
non essere inerziale.
Questo � previsto dalla RR?
Luciano Buggio
http://www.lucianobuggio.altervista.org
Received on Thu Jun 24 2010 - 21:54:27 CEST