J.Murdoch ha scritto nel messaggio <3723b7f5_at_news.megasys.it>...
>>
>> > Il mio dubbio e' quale dei due corpi e' fermo e quale in movimento ?
>
>> Capisco che possa risultare ostico il fatto che la situazione non sia
>> simmetrica, pero' direi che ci possa essere un fatto innegabile,
>> accettabile facilmente, che potrebbe tagliare la testa al toro:
>> all'inizio del viaggio uno dei due gemelli (quello che accelera)
>> sente una forte sensazione di vuoto allo stomaco (la stessa che
>> sentiamo tutti quando partiamo di scatto in automobile), poi
>> avverte di nuovo la stessa sensazione quando, arrivato ad Orione,
>> inverte la rotta, e la risente di nuovo quando, tornato sulla terra,
>> si ferma a salutare suo fratello.
>> L'altro gemello, nel frattempo, non ha avvertito alcuna sensazione
>> di vuoto allo stomaco.
>>
>> Alla fine del viaggio il piu' giovane e' quello che ha avvertito le
>> sensazioni suddette.
>
>Non capisco ... e' la sensazione il riferimento per comprendere chi sia in
>movimento ?
E' il fatto che "compare" la "forza apparente"; gli apparati sensibili
(come il nostro stomaco) la avvertono.
>Se invece di 2 gemelli si trattasse di 2 sassi ?
Sarebbe esattamente la stessa cosa; se ci fossero due molle,
una, quella a terra, rimmarrebbe inalterata, l'altra, quella sull'aereo,
si metterebbe ad oscillare (la questione meriterebbe una piu'
approfondita discussione, ma qui direi che si possa accettare
come fatto sperimentale).
>Oppure vuoi intendere che il vuoto allo stomaco e' indice di una variazione
>della simmetria dei 2 soggetti, e quindi ... che ? Scusa mi sono perso ...
>non riesco a capire.
Perche' ti sei perso? Se in un sistema di riferimento le molle rimangono
in quiete e nell'altro si mettono in movimento evidentemente non c'e'
simmetria fra i due sistemi.
>Quello che sto cercando e' se si puo' dire a priori quali dei due corpi si
>muove ...
Questo direi di no: ognuno puo' dire di essere fermo e veder l'altro
muoversi.
>Se c'e' una accelerazione e una decelerazione vorrei capire bene chi e' che
>la compie ... il gemello a Terra o il gemello sull'astronave. (Mi baso sul
>"vuoto allo stomaco" ???).
>Voglio dire come faccio a sapere che e' l'astronave che accelera o
rallenta
>e non tutto il resto intorno ad essa ... e se non posso saperlo allora il
>paradosso dei gemelli puo' essere visto al contrario ...
No!!! Il fatto che io possa o meno dire a priori chi e' fermo
e chi e' in moto, o chi accelera e chi no, non puo' negare un
FATTO SPERIMENTALE (il vuoto allo stomaco, o le molle
in movimento). Quindi la osservazione originale posta da te
cade. La non simmetria fra i due sistemi di riferimento e'
un fatto sperimentale.
Certo, a questo punto si pone un interessantissimo quesito
tutto teorico che e':
"quale e' il (o un) sistema di riferimento nel quale non si
avverte alcuna forza apparente (niente vuoto allo stomaco)
che chiameremo sistema inerziale?"
Le osservazioni fatte da te sopra sembrerebbero indicare che,
poiche' non abbiamo alcun motivo per privilegiare alcun sistema
di riferimento rispetto agli altri allora tutti i sistemi sono equivalenti
(in un certo senso tutti potrebbero essere considerati inerziali)
quindi quello che diciamo per un sistema dobbiamo poterlo dire
per ogni altro sistema.
Se e' questo che intendi, io posso dirti che non so rispondere;
per quel poco che ne so mi sembra che la risposta (sorprendente?)
vada cercata nella teoria della Relativita' Generale.
In ogni caso, qualsiasi teoria seria non neghera' i fatti sperimentali.
Nel mio post precedente mi sembrava di aver accennato a quanto,
in maniera un po' piu' articolata ho ripetuto qui. Per maggiore
completezza riporto infine un brano tratto da
Born "La sintesi einsteiniana" edizione italiana Boronghieri 1969
pag 310-311:
"Vi sono pero' oppositori della teoria della relativita' che partendo
da queste conclusioni criticano la compatibilita' logica della teoria.
Il loro argomento e' il seguente: poche' secondo la teoria della
relativita' due sistemi in moto relativo sono equivalenti fra loro, possiamo
sempre supporre che B sia a riposo e A compia un viaggio identico
a quello precedentemente compiuto da B, ma in direzione opposta.
In tal caso, al ritorno di A, l'orologio di B dovra' essere in anticipo
rispetto ad A. Dobbiamo concludere allora che, poiche' in precedenza
eravamo giunti alla conclusione opposta e ovviamente l'orologio
di A non puo' essere contemporaneamente in anticipo e in
ritardo su quello di B, esiste un'evidente contraddizione della teoria.
Si tratta, come vedremo immediatamente, di un ragionamento
superficiale e palesemente errato; il principio di relativita' concerne
SOLTANTO sistemi di riferimento in moto rettilineo uniforme fra loro e,
almeno nella forma in cui l'abbiamo visto finora, NON puo' essere
applicato al caso di sistemi accelerati.
[..]
In seguito vedremo come la teoria della relativita' generale di
Einstein estenda il criterio di equivalenza al caso di sistemi
accelerati, in un senso, pero', che richiede una discussione
piu' accurata."
>Grazie a tutti.
Prego, ciao.
--
Bruno Cocciaro
email:nospamb.cocciaro_at_leonet.it togliere "nospam" per avere il
corretto indirizzo.
-------------------------------------------------------------------------
Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
Li spingemmo oltre il bordo. E volarono.
--------------------------------------------- (G. Apollinaire)
Received on Mon Sep 27 1999 - 00:00:00 CEST