Re: Sulla regola dimensionale
>E' quel "fotogramma" (sto usando una metafora) che ci
>impedisce di guardare altri fotogrammi.
>Se la nostra struttura fosse pi� complessa, potremmo scorrere i vari
>"fotogrammi" e guardare un fotogramma del futuro o del passato.
Ma allora lo "spazio" 3D dipende dal'osservatore visto che per te conta solo
la radiazione EM che giunge al nostro occhio e non la sorgente e quando la
emette, quindi io e te viviamo in mondi diversi e la cui proiezione (in un
istante) e' diversa....
Francamente il mondo dovrebbe essere invariante per l'osservatore a parte
cio' che vediamo...mentre se tu sei 10 m + in la' di me vedi il "fotogramma"
successivo e quindi vivi in un altro mondo...
>Anche a me dispiace di dovere criticare, ma due vettori sono linearmente
>indipendenti quando non puoi ricavare l'uno dall'altro, cio� quando non
sono
>esprimibili mediante una combinazione lineare. Se dici che un vettore
spazio
>e un vettore tempo "non sono niente cos�", stai dicendo che implicitamente
>che non sono linearmente indipendenti, ovvero che sono linearmente
>dipendenti. Secondo quello che hai appena detto, tu saresti in grado di
>ricavarti lo spazio a partire dal tempo (o viceversa)! Non mi sembra che si
>possa fare ;-)
No dicevo che vivono in 2 spazi diversi : una banana e un'anguria sono
linermente dipendenti ?? :-) ( o anche la velocita' di un corpo in uno
spazio di velocita' e la posizione in un altro spazio di posizioni...)
>Non c'� bisogno di prendere una rappresentazione a 4D per dire che una
>dimensione spaziale e la dimensione temporale sono fra loro linearmente
>indipendenti...
Forse no ma bisogna che almeno facciano parte dello stesso spazio:
v e w sono lin. dip se a*b+b*w=0 con a,b appart a R ma se v sono cachi e w
fragole non li puoi neanche sommare :-)
Received on Fri Sep 03 1999 - 00:00:00 CEST
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