Re: Ancora orbita lunare

From: Stefano Covino <covino_at_merate.mi.astro.it>
Date: 1999/08/18

Sono pienamente legittimi i tuoi dubbi. Non temere, e' alla base della scienza
domandare ed ancora domandare.

La questione, caro Mauro, e' che i programmi di cui tu parli non solo esistono,
ma sono di uso comune. Ora, davvero senza desiderio di banalizzare, io stesso
ne ho fatti ai tempi del'universita'. Nulla di misterioso o di incognito. Anzi,
direi quasi banale. Non e' che li compri... li scrivi tu stesso a seconda del
problema che vuoi risolvere.
Sinceramente non ho proprio idea da dove possano venire fuori le leggende di
cui tu parli. I dati sui satelliti sono pubblici, gli algoritmi anche. In
commercio, o in poubblico dominio, ci sono centinaia di codici che permettono
di calcolare le orbite dei satelliti e dei pianeti. E non c'e' nulla di
misterioso. Chiunque puo' verificare la correttezza delle previsioni con un
orologio ed un piccolo telescopio.... non ci vuole Einstein, bssta Galileo. I
satelliti non si perdono se studi le orbite secondo Einstein. E' semplicemente
impossibile ed in qualche caso puo' essere vero il contrario. Il motivo e' lo
stesso di cui ti ho parlato in precedenza: si puo' dimostrare matematicamente
che ogni risultato ottenibile con il formalismo newtoniano e' anche ottenibile
nell'ambito della relativita Einsteniana. E guarda che non e' fisica esoterica,
gli studenti di fisica che seguono corsi di relativita' lo fanno per esercizio
a casa. La matematica tensoriale, necessaria per scrivere le equazioni di
Einstein, non ha egualmente nulla di misterioso. E' solo complessa, e per la
verita' e' stata sviluppata anche prima di Einstein per trattare le superfici
pluridimensionali. Einstein trovo' che lo scenario teorico che proponeva era
studiare proprio per mezzo di questi formalismi. Ancora una volta gli studenti
di fisica e matematica interessati studiano questa parte della matemtica in
corsi che di solito si chiamano di geometrie diffierenziali. Si fa
comunemente...
Vedi, Mauro, e' un po' il punto di vista dal quale ti metti che e' discutibile.
Ad un certo punto dici che "Trovo strano che nessuno di voi abbia sottomano un
programma capace di calcolare le orbite con Einstein". Mauro, ce ne sono
decine.... ma chi ti ha messo in testa queste cose? Come pensi abbiano fatto
gli astronomi a verificare che la precessione del perielio di Mercurio e' in
accordo con le previsioni di Einstein e non con quelle Newtoniane? La questione
e' che non si tratta di codici utilizzabili senza avere una conoscenza precisa
di quello che si fa. Sono un po' per esperti, purtroppo. Tu pensi, come sempio
banale, che possano esistere programmi per studiare come avvengono le reazioni
nucleari in un grosso acceleratore senza che tu debba necessariamente conoscere
(bene) la fisica relativa? Guarda che sono cose quasi di uso comune. Li usano
gli studenti del terz'anno di fisica...... ma, come ti ripeto per l'ennesima
volta, nel momento in cui tu sai cosa fai, sai anche quando il risultato che
ottieni e' adeguato utilizzando il formalismo newtoniano, meno complesso, e
quando invece non lo e'. Per calcolare le orbite dei satelliti si usa il
formalismo newtoniano, e' perfettamnete adeguato! Per lo studio di determinati
effetti gravitazionali e' necessario talvolta tenere conto di correzioni
relativistiche. Ma cosa c'e' di strano o misterioso in tutto questo?

Buona giornata,
                Stefano


--
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Received on Wed Aug 18 1999 - 00:00:00 CEST

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