Salve a tutti!
Dacche' per avere delle risposte bisogna fare delle domande, io comincio
pure, sperando che gli argomenti di cui vorrei discutere non siano un po'
troppo speculativi (e tali quindi da dover essere relegati in
alt.sci.physics.new-theories).
Si parla spesso della cosiddetta gravita' quantistica come l'obiettivo primo
della ricerca nella fisica, c'e' chi e' arrivato a definirlo il 'Graal della
fisica moderna'. Attraverso Internet non e' difficile rendersi conto dello
spropositato numero di tentativi che vengono fatti nella direzione di questa
unificazione. Mi e' sorto allora il dubbio che se una tale unificazione
fosse possibile, sarebbe gia' stata scoperta, con un simile dispiego di
mezzi. Cercando qualcosa pero' dove non c'e' e' difficile ottenere
risultati, anche se un esercito di fisici ci passa sopra tutte le notti. E'
possibile dunque che si stia sbagliando binario? Non e' certo nella mia
intenzione criticare i notevoli sforzi fatti, ma a volte qualche spunto
ingenuo puo' essere la base di una seria ricerca. In particolare, leggendo
alcuni libri non troppo giovani sulla meccanica quantistica ho notato come
gli sforzi unitari tendano a costruire un ponte fra due teorie ormai
consolidate, e cioe' la suddetta Mq e la relativita' speciale. Una tale via
di mezzo e' illustrata a mio avviso magnificamente dall'equazione
relativistica di Schrodinger, che ha pero' il difetto di non includere un
grado di liberta' fondamentale come lo spin. Con mia personalissima
opinione, credo che lo sforzo fatto in questo senso abbia una mancanza
fondamentale nella metodologia, ovverosia quella di non partire dai
principi. Se Einstein dedusse interamente la Rs da due soli postulati fisici
(pur salendo sulle spalle di giganti quali Lorentz e Poincare'), se la Mq
venne fondata partendo da pochi principi fondamentali (pur avendo alle
spalle le notevoli intuizioni di Planck), perche' non potrebbe essere la
stessa cosa per la nuova fisica? Purtroppo non mi sembra di aver scorto un
simile lavoro di base, ma al piu' una sorta di taglio e cucito fra cose
differenti in modo notevole. E' forse scomparsa nella nuova fisica
l'abitudine di farsi domande? Se si vuole ottenere qualche progresso bisogna
cambiare, e' inevitabile. Ma per cambiare veramente qualcosa e' necessario
fare domande, oggi piu' che mai, scomode e fondamentali. Questo vuole dunque
essere il mio modesto contributo ad una materia che e', al contrario di
tutte le previsioni disfattiste, solo ai suoi inizi.
Partiamo dallo spazio: che cos'e' lo spazio? Intendendo nella risposta una
descrizione fisica, non matematica. E' possibile creare lo spazio?
Sembrerebbe di si', a quanto affermano le metriche in cosmologia, ma allora
e' possibile farlo anche artificialmente? E' possibile che esista una
varieta' 4-dimensionale senza che ve ne sia una 5-dimensionale che la
contenga? Ancora una volta cercherei una risposta fisica, non matematica, in
quanto la risposta matematica elude il problema. E' poi abbiamo anche il
tempo; e' possibile creare il tempo? Si puo' stiracchiarlo o comprimerlo, ma
crearlo? Se si', in che modo? Se no, perche' lo spazio si' e il tempo no?
Perche' spazio e tempo sono cosi' simile eppure cosi' diversi? Sono forse
due manifestazioni di un unica entita' fondamentale? E ancora: perche' ci
sono solo tre dim. spaziali e una temporale? Esistono altre dim. e non
possiamo percepirle? E' possibile quantizzare lo spazio? E il tempo?
Spostandoci su argomenti un pelino piu' 'concreti': cos'e' l'energia?
Perche' massa ed energia, pur essendo la stessa cosa, sono cosi' diversi? Se
ha senso cercare i componenti ultimi di un protone, perche' non ha senso
cercare di scoprire di cosa e' fatto un fotone? Non sono in sostanza che
diverse configurazioni di un'unica entita'? Se la massa e' identificabile
con una curvatura nello spazio-tempo, allora curvatura-massa sono la stessa
cosa? Se e' cosi', allora davvero il nostro universo e' una fluttuazione di
niente? Ma e' poi cosi' niente una varieta' 4D?
Che cos'e' la carica elettrica? Perche' non puo' esistere in unita' piccole
a piacere?
Qual e' la metrica che soggiace alla Mq? Perche', se e' valido il principio
di solidarieta', in cui lo spaziotempo agisce sulle masse e queste sullo
spaziotempo, quale sara' una metrica che permette di ottenere una
indeterminazione coerente con quella riscontrata nella Mq?
Sulla Rg: e' possibile produrre in qualche modo energia negativa? Se si',
con essa e' possibile 'allargare' la metrica di uno spaziotempo in modo che
la costante c assuma valori piu' grandi? E' possibile allora con questo
sistema illuminare i buchi neri? Cosa vedremmo?
Sulla Mq: cosa descrive in realta' un'autofunzione? Se il comportamento di
una particella e' in genere dato dal quadrato di una funzione complessa, in
modo che essa assuma valori reali, che significato ha la radice quadrata di
un comportamento reale? Quando una particella e' diffusa, essa e' presente
realmente in piu' luoghi o siamo piuttosto noi a non poter percepire il
contrario?
Spero che le domande siano state abbastanza. Come potete ben vedere, siamo
ben lontani dal 'tramonto della fisica'.
Ciao,
Stefano Crispino
Received on Tue Aug 10 1999 - 00:00:00 CEST
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