Re: Costanza del valore di c (vel. luce)

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: 1999/07/15

Hamlet ha scritto:
> Il fatto che non abbia massa mi dice solo che la velocita' non puo'
> cambiare a causa di una forza (classicamente). Quindi il fotone avra'
> per tutta la vita la velocita' con la quale e' stato creato. Non mi
> sembra che pero' ne fissi il valore.
> La RG ci mostra che in un sistema di riferimento cartesiano vedi
> anche i fotoni soggetti ad accelerazione, pur non avendo massa.
>
> Ho sbagliato qualcosa? o tutto?
Piu' o meno tutto :-)

Primo: il concetto di particella di massa nulla e' intrinsecamente
relativistico: non puoi neppure pensarlo fuori della relativita'.
Tra l'altro, interpreti massa nulla in uno strano modo: se in F=ma metti
m=0, non puoi dedurne che debba essere nulla a, ma al contrario che a
puo' essere qualsiasi anche se F=0.
Ma comunque questo e' assurdo, perche' la massa nulla avrebbe fatto
rabbrividire Newton anche da morto ;-)

Invece in rel. m=0 implica solo E = cp, e siccome e' sempre v = c^2 p /
E, ne viene v = c.
Dunque una particella di massa nulla ha *sempre* vel. c, in qualsiasi
riferimento.

Quanto alla RG, credo che tu stia pensando alla deflessione della luce.
Daccapo, fai l'errore d'interpretare in termini newtoniani qualcosa che
non si puo' esprimere in quei termini.
La deflessione della luce non e' un'accelerazione: in RG non c'e'
nessuna "forza di gravita'", ma solo uno spazio-tempo curvo.
Tutti i corpi in caduta libera descrivono geodetiche (fotoni compresi).
La forma di queste geodetiche (o meglio, delle loro proiezioni spaziali)
puo' essere la piu' varia. Per i pianeti per es. le proiezioni sono
circa ellissi.

Se proprio vogliamo parlare di accelerazione, va tutto alla rovescia:
perche' un sasso cade?
Risposta: lo vediamo cadere solo perche' non siamo in un rifer.
localmente inerziale. In un rif. loc. inerziale il sasso non cade
affatto.
Noi, coi piedi piantati per terra, siamo continuamente spinti via dalla
caduta libera, come se avessimo un razzo acceso sotto il sedere.
E' per questo che le cose che non hanno il razzo ci sembrano cadere.
-------------------
Elio Fabri
Dip. di Fisica
Universita' di Pisa
Received on Thu Jul 15 1999 - 00:00:00 CEST

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Fri Nov 08 2024 - 05:10:41 CET