Re: Cosa c' era prima del Big Bang ?
Il 14/06/2010 22:30, popinga ha scritto:
> Il 05 Giu 2010, 15:53, Soviet_Mario ha scritto:
>
>
>> c'e' "qualcosa" (lol) che non capisco.
>> Se in origine questa materia nacque da quello che chiami
>> decoupling dalla radiazione isotropa e termica originaria, e
>> io immagino che nacque A SPESE di questa (come a dire che
>> dell'energia raggiante iniziale si fosse materializzata),
>> non e' che durante il crunch, quando questa materia si
>> riconvertisse in uno stato unico con l'energia raggiante,
>> semplicemente restituirebbe il tolto all'inizio ciclo ?
>
>
> Parli come un chimico, sei un chimico?
circa, diciamo pure di si (ma un chimico un po' monco in
quanto privo di basi di MQ)
> Se escludi le particelle elementari, la materia oridinaria (es. atomi)
> non puo' esistere in un bagno termico sufficientemente caldo. Verrebbe
> continuamente dissociata dalle continue collisioni. A temperature
> molto alte (diciamo poco dopo il Big Bang) puoi avere solo un plasma
> di particelle elementari in moto relativistico (elettroni, fotoni,
> quarks...).
> Se ora il sistema si espande, questo plasma si raffredda; e alcuni
> stati legati divengono stabili e immuni alle collisioni; cioe' prima
> si aggregano i protoni, poi i nuclei, poi gli atomi. Perche' il
> sistema sta scendendo a energie caratteristiche via via inferiori alle
> rispettive energie di legame. Puoi vederlo anche in termini di sezioni
> d'urto di questi processi inelastici. Quando poi determinate specie di
> particelle divengono del tutto immuni alle collisioni, anche
> elastiche, la loro evoluzione non e' piu' legata alle interazioni del
> bagno termico, ma alla sola espansione dell'universo (diluizione di
> densita'). Questo effetto avviene piu' o meno "a soglia", a
> temperature caratteristiche che possono anche essere associate ad
> epoche caratteristiche.
> Se a seguito di una compressione, il sistema torna a riscaldarsi (Big
> Crunch), e' naturale aspettarsi il ritorno a un plasma relativistico
> di particelle elementari e interagenti.
okay, grossomodo � tutto chiaro, almeno nelle linee generali
>
> Nota che in cosmologia -non so in questo thread- le particelle
> (non)relativistiche vengono comunemente classificate come
> "radiazione" ("materia"), in quanto il loro contributo all'energia
> totale dell'universo e' dovuto principalmente alla loro energia
> cinetica (massa di riposo).
le parentesi sono da leggere accoppiate tra loro, vero ?
Tipo il rispettivamente etc etc. Se si, mi torna, se no ...
no :)
> Ma l'energia totale, durante l'evoluzione
> dell'universo, si conserva.
> La massa certo no, non si conserva, ma quando mai si conserva?
Si pi� o meno era quello che avevo candidato sotto il nome
di INVARIANTE MASSOENERGETICA, con nome altisonante.
Per inciso sia Aleph che Elio Fabri mi hanno dimostrato che
non si tratta per niente di una invariante, quindi non si
conserva una cippa (vedi il discorso sul numero totale di
fotoni e sull'allungamento di lunghezza d'onda).
Ma Elio Fabri quantomeno (se l'ho interpretato giusto) mi ha
confermato che la non conservazione sarebbe almeno
invertibile (quindi reversibile) durante la contrazione.
Questo parrebbe lasciar presupporre una conservazione di
questa "invariante" non tanto istante per istante di ciascun
ciclo, ma tra istanti corrispondenti di cicli successivi (ad
es. confrontando i valori in corrispondenza di due Crunch, o
di due espansioni massime, o di due stadi equivalenti per
espansione).
As usual sottolineo che tutte queste mie considerazioni non
sono generali, ma sub condicio del modello ciclico. In sua
mancanza non significano nulla
>
>> Cmq ho dei grossi dubbi sulla genesi iniziale della materia.
>> A spese di chi e' nata ?
>
> Semmai mi chiederei da dove viene l'*energia* iniziale. Fluttuazione
> quantistica dallo stato di vuoto?
Ah si, ottima domanda. A rischio di beccarmi un rabbuffo di
Aleph, direi che come domanda mi piace e mi inquieta assai
(e sarebbe una di quelle che il modello ciclico aggira,
dicendo che questo bagaglio � sempre esistito punto e basta).
Quanto alla fluttuazione del vuoto, ne avevo letto ed �
affascinante.
Ho anche letto ipotesi circa il fatto che il nostro vuoto
non sia nemmeno il vero vuoto, il pi� stabile concepibile
(?) ma una sorta di vuoto eccitato metastabile, e che se
decadesse comparirebbe una quantit� di energia inimmaginabile.
> Non so, credo che questa sia, almeno nel paradigma del Big Bang, una
> pretesa vagamente metafisica.
E' inevitabile, quando ci si spinge al confine e oltre di
quello che � noto o probabile e ci si addentra nei possibili.
Grazie dei chiarimenti cmq
ciao
soviet
Received on Wed Jun 16 2010 - 15:35:54 CEST
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