In data 16 Jun 1999 17:18:09 +0200, REIKI ha scritto sul newsgroup
it.scienza.fisica:
-------omissis------
>E=1/2 m v^2
>
>dove m � massa
>e v � velocit�
>
>ma se voglio calcolare l'energia di un fotone con massa = 0
>
>allora risulta che il fotone ha energia zero??
>
>Quindi introduco una nuova formula che mi pare sia
> E=h v
>
>dove h � una costante che determino in base agli esperimenti e non in base
>ad una legge che gi� conosco.
>Mi pare che questo artificio sia solo un gioco di prestigio per far s� che
>il fotone non risulti di e=0.
>
In effetti su quest'ultimo punto concordo ed anzi ho gia' avuto modo
di osservare sul NG che questo modo di applicare il principio della
conservazione dell'energia cinetica non mi pare corretto, neppure
considerandolo un "gioco di prestigio", poiche' anche sotto questo
punto di vista non funziona, essendo solamente *apparente* e non
*reale* la propagazione di un'onda elettromagnetica e quindi la
propagazione del segnale luminoso (fotone) inteso come pacchetto
d'onda luminosa.
Quando si parla di energia *cinetica* non mi pare possibile
prescindere dall'esistenza di un moto reale e concreto...
E tale reale e concreto moto nella direzione longitudinale di
propagazione dell'onda elettromagnetica, e nel caso specifico
dell'onda luminosa, mi pare non esista affatto!
Molti invece sostengono che:
E^2 = M0^2 c^4 + p^2 c^2 (1)
dove p e' l'impulso della particella.
Per partcelle con massa a riposo diversa da zero si ha quindi:
p = M0 v / sqrt(1 - v^2/c^2) (2)
Sostituendo questa espressione nella (1) si ottiene:
E^2 = M0^2 c^4 / (1 - v^2/c^2) ossia
E = M0^ c^2 / sqrt(1 - v^2/c^2)
Poiche' secondo i fautori di questa tesi, quest'espressione e' valida
solo per particelle massive, fer i fotoni si ha M0 = 0 ed in questo
caso la formula (1) fornisce il valore corretto(?):
E^2 = p^2 c^2 ossia E = p c
per cui, venendo al dunque, essi sostengono che:
E = p*c (3)
E = h*f
ove f=frequenza
e quindi per il principio di conservazione dell'energia cinetica:
E = p*c = h*f (4)
da cui:
p = h*f/c (5)
La (3), la (4) e la (5), effettivamente, non mi paiono scritte in modo
corretto, poiche' tali espressioni implicano l'esistenza concreta e
reale di un'energia cinetica che invece e' solamente *apparente* e
quindi concretamente inesistente.
Claudio Pipitone
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Received on Tue Jun 22 1999 - 00:00:00 CEST