Re: Newton ingannato dalla mela.

From: Mauro RICCARDI <df185279_at_cerd1.difi.unipi.it>
Date: 1999/06/16

Ciao, per un poco di tempo non ci sono stato, percio' scrivo con gran
ritardo; inoltre ho tagliato il tuo post originale per motivi di tempo:

On 3 Jun 1999, Antonio Iovane wrote:
>
> >Vorrei dire una cosa, e cioe' che conosco alcune persone (tra cui il
> >sottoscritto) che hanno realizzato programmi per il problema degli
> >...........
> Conosco il problema dovuto alla non infinita precisione dei numeri nei
> programmi.
> Relativemente al significato di "disperdere", avevo inteso che le
> orbite si allargano all' infinito.
> Le simulazioni erano state fatte sia per velocita' della gravita'
> infinita, sia finita, con risultati diversi, ma la conclusione e'
> stata che la relativita' non c' entra anche per velocita' finita.

In che senso la relativita' non c'entra niente ? Non c'entra con cosa ?
L'effetto di cui parli si puo' ottenere ad esempio integrando in maniera
un poco naif: la velocita' del pianeta e' tangente alla traiettoria, tu
aggiorni la posizione moltiplicando la velocita' per l'intervallo di tempo
scelto per il graining, e ottieni che il pianeta e' su una orbita un poco
piu' lontana, col che' sente di meno la gravita', e ottieni una deviazione
dala orbita che dovevi ottenere, verso l'esterno, cosi' l'errore si
accumula, e tu ottieni traiettorie sbagliate ... ad ogni modo devi essere
capace di quantificare l'errore se ti vuoi servire della simulazione per
fare previsioni (o per confutare teorie).



> >Poi voglio dire anche un'altra cosa: una teoria di questo genere e'
> >comunque troppo *sospesa*, perche' non precisa ne' la natura di queste
> >particelle, ne' la natura della interazione, e nemmeno la natura della sua
> >interazione con la radiazione elettromagnetica (perche' la natura ci dice
> >che le masse interagiscono *gravitazionalmente* anche con i fotoni), ne
> >spiega come mai si muovono di moto rettilineo uniforme tra un urto e
> >l'altro, etc.
>
> Quanto alla natura di questa radiazione, la situazione e' pari a
> quella della gravita', della quale non si sa un bel niente. Sono stati
> inventati i gravitoni e il meccanismo dello scambio. Io potrei
> inventare i repulsoni, che tra l' altro non hanno bisognio del
> meccanismo dello scambio. L' interazione con i fotoni non puo' essere
> che quella misurata in presenza di masse, che pero' funzionano come
> schermo; per la spiegazione, stessi problemi che per la gravita'.
> Comunque ho delle idee circa la direzione che darei ad una ricerca.

Alla luce di quanto hai detto, vorrei sapere da te cosa intendi quando
dici che della gravita' non se ne sa nulla ... vorresti gentilmente
spiegarmi cosa intendi dire ?
Inoltre cosa intendi con *meccanismo dello scambio* ? Se ti riferisci al
processo di interazione con la materia, questo e' necessario pure per
quello che dici tu ... e poi non sarei d'accordo sul fatto che siano stati
*inventati*: il problema dei gravitoni e' che non si sa se ci sono, intesa
questa ultima frase nel senso che non si sa per bene se la gravita' puo'
essere quantizzata ... Riguardo ai fotoni, sto ancora aspettando la
risposta sulla interazione tra la gravita' e i fotoni (che significa: *non
puo' essere che quella misurata in presenza di masse* ? ).

> Quanto al limite visto da Feynman, io non sono d' accordo.

Puoi per favore spiegare il motivo per cui non sei d'accordo?
Non perche' non mi fido della tua parola, ma perche' io invece sono
perfettamente d'accordo con Feynman

> Relativamente a cio, ad altre questioni da te poste, e ad altre
> considerazioni che desidero esporre, ti invito a leggere il messaggio
> che postero' appena avro' tempo (spero domani), dal titolo "Obiezione
> a Feynman".

Come ho gia' detto ho alcuni problemi di tempo, pero' faro' il possibile.

grazie per lattenzione
                   bye mr
Received on Wed Jun 16 1999 - 00:00:00 CEST

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