Mauro D'Uffizi wrote:
> In altre parole, i fotoni interferiscono perch� si accavallano lateralmente
> e durano abbastanza da entrare in coincidenza con altri.
>
> Rimane per� ancora il problema di come fanno ad interferire quando vengono
> inviati in tempi lontani uno dall'altro.
> Ho gi� detto che l'esperimento � improponibile su di uno schermo, ma se per
> assurdo lo fosse, dubiterei molto che possano formarsi frange di
> interferenza.
Purtroppo per tutto il tuo ragionamento, l'esperimento e'
proponibilissimo, proposto, e realizzato da almeno 50 anni.
E le frange di interferenza compaiono.
E' possibile anche inviare UN singolo fotone, e se questi compare
in un punto "buio" delle frange, stabilire che queste non ci sono.
In questo modo si puo' distinguere (statisticamente, non in
modo assoluto) se una delle fenditure sia tappata o meno, con
UN SINGOLO FOTONE.
> per�, secondo me, tu fai un'affermazione non del tutto corretta nel dire che
> quando il fotone colpisce l'emulsione fotografica avviene la reazione.
La reazione avviene. Solo che non produce un effetto visibile fino
a quando non si sviluppa. Ma prendi un rivelatore a stato solido,
(un CCD raffreddato puo' bastare) e il fotone lo vedi subito, senza
sviluppo o altro.
--
Gianni Comoretto Osservatorio Astrofisico di Arcetri
gcomoretto_at_arcetri.astro.it Largo E. Fermi 5
http://www.arcetri.astro.it/~comore 50125 Firenze - ITALY
Received on Wed Jun 02 1999 - 00:00:00 CEST