Mauro D'Uffizi wrote:
> Un fascio interferisce anche su di un semplice schermo, un fotone alla volta
> non � proponibile, per� interferisce su di una lastra fotografica.
E' stato realizzato pure questo esperimento (una versione modificata
con elettroni invece di fotoni).
Un raggio di luce attraversa uno specchio semitrasparente, e quindi
viene riflesso da un secondo specchietto.
I due fasci cosi' formati interferiscono su un rivelatore a stato
solido. Se tutto e' rigido, si formano frange di interferenza.
Ora supponiamo che il secondo specchio sia basculante, e cosi'
sensibile da sentire il rinculo di quando un fotone gli rimbalzi
contro. Allora e' possibile sapere se il fotone sia stato o meno
riflesso dallo specchio semitrasparente, e quindi che percorso
abbia seguito, e le frange di interferenza spariscono.
Uno sperimentatore chiude il tutto in una scatola nera, e chiede
a un secondo sperimentatore di determinare se il secondo specchio
sia fisso o no. Se lo specchio e' mobile, all'interno un dispositivo
registrera' se il fotone lo abbia colpito o meno.
Il secondo sperimentatore invia un singolo fotone, e trova che questo
colpisce il rivelatore esattamente al centro di una delle bande scure
delle frange di interferenza. Conclude quindi correttamente che lo
specchio e' mobile, perche' se fosse stato fisso, il fotone non
poteva arrivare li'.
Pero' il dispositivo non e' scattato: il fotone e' rimbalzato
sullo specchio semitrasparente, senza colpire il secondo specchio.
Ma allora come ha fatto a "sapere" che quest'ultimo non era fissato?
Il risultato e' assurdo, ma il fotone funziona cosi' lo stesso.
[da "Sherlok Holmes e i misteri della scienza"]
Ciao
--
Gianni Comoretto Osservatorio Astrofisico di Arcetri
gcomoretto_at_arcetri.astro.it Largo E. Fermi 5
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Received on Wed Jun 02 1999 - 00:00:00 CEST