Re: La fisica moderna tra scienza e fede.

From: Martin Sileno <micorre_at_tin.it>
Date: 1999/05/27

Mauro D'Uffizi ha scritto nel messaggio <7hsr62$s56$1_at_nslave1.tin.it>...
>
>Quando si chiede ad un gruppo di fisici, come quelli che frequentano questa
>conferenza, di rispondere ad un problema di fisica classica, o moderna, ma
>che non riguardi la relativit�, la meccanica quantistica o gli altri temi
>all'ordine del giorno in fisica teorica, li si vede sfoggiare una grande
>sicurezza.
>Quando poi si affrontano questi argomenti li si vede impallidire,
annaspare,
>e rifugiarsi al riparo dell'Ipse dixit di Feynmann, Hawking o altri.
>
>C'� qualcosa di perverso in questo comportamento.
>Si potrebbe dire un riconoscimento generale di incomprensione delle teorie
>della fisica moderna ed un sentimento di impotenza a poterle mai
comprendere
>che fa s� che coloro che rappresentano la scienza che vanta la massima
>razionalit�, rinuncino per primi all'uso della ragione.
>
>Ma siete proprio convinti che quel che voi non riuscite a comprendere, lo
>abbiano veramente compreso i vostri "vati"?
>
>Siete proprio convinti che le ripetute domande sul "paradosso dei due
>gemelli" che vi vengono di continuo poste da parte degli studenti liceali,
>siano frutto della loro ignoranza o della distanza dal senso comune della
>relativit�?
>Non potrebbe essere che loro abbiano esattamente compreso le affermazioni
di
>Einstein, e semplicemente le trovino sbagliate?
>
>Non vi ricordate pi� di quando al tempo loro vi ponevate le stesse domande?
>E vorreste sostenere che oggi non ve le ponete pi� perch� finalmente le
>avete risolte?
>Non mi � sembrato davvero nel corso di questi dibattiti.
>
>Volete che vi dica la mia impressione?
>Le avete semplicemente rimosse!
>
>Avete demandato ad altri la comprensione teorica della vostra materia.
>Non sapete nemmeno su quali prove si basino i ragionamenti che i vostri
>"idoli" vanno predicando.
>
>Eppure vi fidate ciecamente, non venite neanche sfiorati dal dubbio che
>possano sbagliare.
>
>Vi saluto, e che Einstein vi protegga.
>
>Ciao, Mauro.
>
>
>
>
>
>
Il fatto che qualche fisico non riesca a comprendere (o meglio a dare
sufficienti e comprensibili spiegazioni a chi non ha studiato la relativita'
generale di Einstein) le questioni che riguardano la relativita' e' un
limite di chi pone queste domande e non si chiede (o non ha la sufficiente
preparazione per chiedersi) se esse siano ben formulate, se non siano giochi
di parole e semplici assurdi verbali. La relativita' generale e' una teoria
verificata sperimentalmente da piu' di 30 anni: non c'e' stato un solo
disaccordo con i risultati degli esperimenti e anzi le prove fioccano sempre
piu' numerose.
Quindi, se si vuole affermare che una teoria e' falsa, non ci si puo'
limitare a dire che e' lontana dal senso comune o che e' difficilmente
comprensibile... semmai questo puo' voler dire due cose:
1) La teoria e' "brutta"(e questo non e' certamente il caso della
relativita', la cui semplicita' di base e' disarmante: per comprenderla
bastano poche nozioni di geometria differenziale, ma forse della meccanica
quantistica) e si spera un giorno di costruirne una piu' "bella"(=semplice).
2) Le implicazioni della teoria non sono in accordo con il senso comune: la
cultura di massa fatica ad adattarsi alle rivoluzioni copernicane della
scienza (a tutt'oggi molti non si immaginano nemmeno cosa significhi la
relativita' del tempo o il carattere probabilistico della meccanica
quantistica), ma questo e' soltanto un problema delle istituzioni che non
riescono ad allineare l'istruzione all'evoluzione della scienza: per esempio
in Italia la cultura umanistica e' ancora preponderante e la scienza a
scuola e' relegata ad un ruolo secondario. Inoltre la divulgazione e' scarsa
e mal fatta, e comunque poco considerata dai mezzi di comunicazione di
massa.
In un punto pero' hai ragione, la fisica contemporanea ha sempre piu' un
carattere fortemente specialistico: per affrontare un problema spesso non
basta una preparazione generalista ma ci vuole una conoscenza approfondita
del settore. Ne segue che e' praticamente impossibile al giorno d'oggi che
esistano fisici universali, conoscitori profondi di ogni campo della fisica
(l'ultimo grande universale e' stato Lev D. Landau). Inoltre, in certi casi,
anche nello stesso modo della fisica, la conoscenza delle basi di una teoria
non e' molto diffusa: la meccanica quantistica ha alla base un formalismo
matematico di cui molti fisici sono all'oscuro (mi riferisco alla
formulazione in termine di algebre di osservabili e all'interpretazione
probabilistica), principalmente perche' non necessario per il confronto con
la realta' sperimentale.
Sono abbastanza convinto che questa complessita' crescente sia da un lato
inevitabile, e dall'altro presagisca una crisi dell'intero modello che
potrebbe portare per esempio all'unificazione relativita'-meccanica
quantistica (?). Ci sono, a questo riguardo, indizi importanti sul modello
standard: non e' possibile venerare una teoria cosi' BRUTTA (nel senso che
ho detto prima), si trovera' sicuramente un modello molto piu' semplice (le
superstringhe?).
Per quanto riguardo il continuo riferimento agli "idoli", non so di preciso
a cosa ti riferisci, ma ti posso confermare che le teorie di Hawking,
Feynman, ecc. per quanto brutte sono state passate al vaglio del confronto
con gli esperimenti (per la verita' il modello ad evaporazione dei buchi
neri non e' stato possibile verificarlo completamente e nemmeno la teoria
del big-bang :-)) o comunque si sono dimostrate le soluzioni piu' economiche
(=con il numero minimo di assiomi) a problemi, per ora, al di la' della
verifica sperimentale (appunto i buchi neri e il big-bang).
Vorrei infine precisare che non sto affermando che la fisica moderna non
abbia lati oscuri e paradossali, ma che questi o sono ineliminabili (e
quindi devono essere accettati) oppure semplicemente appartengono ad una
frontiera da indagare...
Come ben sai, io stesso ho posto un problema ("problemino da risolvere")
alla "paradosso dei gemelli" ma se tu leggi il mio ultimo messaggio, faccio
notare come non l'avessi fatto sperando di mettere in crisi chicchessia, ma
semplicemente per far notare che spesso si propongono problemi mal formulati
e non cosi' banali come potrebbe sembrare a prima vista...
Eppoi, mi raccomando, abbi fede nella scienza, e' sempre meglio che
affidarsi a punti di vista metafisici (o religiosi) che ti fanno giocare i
ritardi al lotto o buttare il sale prima che la pasta bolla( si dice cosi'?
:-))
Scusa se ti ho offeso (sono un fisico e quindi non so parlare...;-) ),
a presto,



Martin Sileno
Received on Thu May 27 1999 - 00:00:00 CEST

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