Re: Elio e il professore matto
Penso che al fine di una pi� lucida e serena valutazione delle cose dette,
sia il caso di riesaminare questa simpatica questione per sommi capi. Si
parlava di un professore matto. Ed io mi sono permesso di scrivere un
messaggio in tono scherzoso su quell'intervento ( ci� che ho scritto � l� da
vedere), valutando a modo mio l'affermazione di tale discente folle, secondo
la quale una persona che avesse l'opportunit� di cadere in un buco nero (gi�
il termine "opportunit�" riferito a tale nefasto frangente mi sembrava
particolarmente umoristico), vedrebbe in una manciata di secondi nascita,
vita e morte dell'universo. Mi pareva che, data l'esagerazione di tale
affermazione (che aveva infatti indotto giustamente l'autore di quel
messaggio a dare al suo prof. il nomignolo di professore matto), la
questione potesse essere affrontata anche in modo un po' spiritoso.
Nondimeno, la mia domanda finale era una domanda precisa, perfettamente
attinente alla fisica. Essa, prendendo spunto dalla
dichiarazione di tale ameno docente, ne correggeva il tiro, acquisendo cos�
a mio avviso una certa plausibilit�.
Ripeto in sintesi tale domanda:
"Un osservatore caduto in un buco nero dovrebbe vedere la realt� al di fuori
svolgersi in modo enormemente accelerato.
Questo perch� il suo tempo sarebbe enormemente rallentato. Di conseguenza,
egli potrebbe vedere in pochi attimi tutta la
storia futura dell'universo fino alla sua ipotetica fine. La domanda �:
cosa accadrebbe dopo a tale osservatore? Continuerebbe
ad esistere all'interno di tale singolarit� o cesserebbe di esistere (e con
esso il buco nero ovviamente) con la fine dell'universo
stesso?"
Pu� essere anche la domanda pi� stupida del mondo. Probabilmente lo sar�.
La tua risposta, se tale si pu� chiamare, comunque � stata:
> Ma non posso stare sempre a ripetere le stesse cose
> Ripeto questo: diffidate della divulgazione! Su questi argomenti non fa
> che dire "cazzate cosmiche", come dice The Thin White Duke :-))
> Non si possono capire cose del genere ragionando un tanto al chilo;
> peggio ancora, facendosi guidare da nebulose pseudointuizioni a
> carattere metafisico, non fisico...
Io infatti non mi arrogavo affatto il privilegio di capire o di aver capito.
Altrimenti avrei sentenziato, non domandato. Sia ben
chiaro: non pretendo in alcun modo che n� tu, n� chiunque altro risponda al
mio quesito. N� potr� mai fornire garanzie
riguardo la assoluta originalit� della predetta domanda. Posso quindi
raccogliere senz'altro il tuo invito a far precedere mie
future richieste di informazioni da una preghiera di perdono formale rivolta
a chiunque le legga, per un mio eventuale ripetere
una domanda gi� fatta. Anche se confesso che, a giudicare dal tuo ruvido e
disinvolto modo di esprimerti, non ti facevo cos�
straordinariamente sensibile alle scortesie infinitamente piccole degli
altri. Ben vengano comunque le critiche feroci ma
costruttive, le risposte taglienti che per� forniscono importanti elementi
per capire di pi� e andare oltre.
Non capisco invece asserzioni del tipo:- la tua domanda non ha senso, ma non
ho tempo di spiegarti perch�.- O discorsi
riassumibili dal concetto: -io lo so, tu no, e non te lo dir�!-
Non dovrebbe essere troppo difficile capire (scusami se prendo a prestito
una tua frase) che tali generiche risposte pu� darle
chiunque, anche il mio salumiere. Allora in tal caso, quando non si ha
proprio voglia di parlare, forse � meglio tacere.
Non trovi?
Con affetto e stima,
Daniele Russo.
Elio Fabri ha scritto.
>Daniele Russo ha scritto:
>> No, caro Elio, non sono affatto sicuro di sapere cosa sia un buco
>> nero. A dir la verita' non sono neanche sicuro che esista. E non mi
>> sembra di essere il solo a pensarla cosi'.
>Pero' avevi scritto
>> Effettivamente, posto che il tempo dell'osservatore all'interno del
>> buco nero sia fermo rispetto a quello esterno- non per la sua
>> velocita', ma per la definizione stessa di buco nero in accordo con
>> la relativita' generale-
>Quanto meno ti contraddici. E quello che avevi detto e' sbagliato.
>> Tu invece ne parli come se facessero parte della tua esperienza
>> quotidiana.
>> Abiti forse in un buco nero? Nei hai uno nei paraggi di casa tua?
>E' ovvio che ti sfugge il significato di una teoria in fisica.
>Io conosco la teoria, e so che cosa se ne deduce: quali proprieta' puo'
>avere quella particolare soluzione delle eq. di Einstein che prende il
>nome di "buco nero".
>Il che non implica che l'oggetto esista. Ma se esiste, e se ha
>proprieta' diverse, vuol dire che la RG e' sbagliata.
>> Mi dispiace che la tua preparazione specifica ti impedisca di
>> cogliere simili sfumature del linguaggio.
>No, guarda: e' che l'ironia qui e' del tutto fuor di posto. O stiamo
>parlando di qualcosa di vero (nel senso che ho detto sopra) o no.
>Nessuna ironia lo fara' diventare ne' piu' ne' meno vero.
>> E mi dispiace anche di essermi perso la tua illuminante spiegazione
>> su cui verteva la mia domanda finale.
>Non te la sei persa: basta solo che tu abbia la pazienza di fare una
>ricerca in www.dejanews.com con le giuste parole chiave.
>Non dovrebbe essere troppo difficile capire che certi argomenti sono
>ricorrenti, che ben difficilmente tu puoi essere stato il primo a porre
>una domanda del genere.
>Altri, piu' "sottili" o forse piu' educati, di solito dicono "scusate se
>la mia domanda e' una ripetizione" o qualcosa del genere.
>Tu invece sembri pretendere che solo perche' ti sei svegliato con una
>curiosita', ci debba essere subito qualcuno pronto a soddisfarla.
>Capita anche che uno possa annoiarsi a forza di ripetere le stesse
>cose...
>> Ciao, e scusami se per una volta forse ho provocato io a te quella
>> sensazione che tu normalmente provochi agli altri.
>Nessuna sensazione. Solo che questo prova che non sei un nuovo venuto
>nel NG, e percio' sei ancor meno scusato.
>-------------------
>Elio Fabri
>Dip. di Fisica
>Universita' di Pisa
Received on Wed May 12 1999 - 00:00:00 CEST
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