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1887
Michelson progetta un esperimento volto a mettere in evidenza gli effetti
della velocit� orbitale della Terra nell'etere, supposto immobile
(cio� non trascinato dal movimento della Terra) sulla velocit� della luce.
Volto quindi a misurare la cosiddetta velocit� assoluta della Terra
nell'etere immobile mediante esperimenti ottici (elettromagnetici).
Michelson guardiamarina divenuto fisico, ad un notevole talento sperimentale
unisce tuttavia scarse capacit� analitiche.
E', come suol dirsi, un po' debole in matematica.
Cos� la schematizzazione e la conseguente analisi matematica che egli fa dei
suo esperimento risulta alquanto grossolana.
E' su questa base tuttavia che insieme al chimico E.W.Morley,
realizza il suo famoso esperimento:
due raggi di luce nascono in uno stesso punto.
Percorrono traiettorie perpendicolari una all'altra.
Tornano al punto di partenza dove, sovrapponendosi, danno origine ad un
fenomeno,
detto interferenza, che si manifesta con la comparsa di righe chiara e scure
sullo schermo
di uno strumento che si chiama appunto interferometro.
Michelson si aspettava che , ruotando il suo interferometro,
le righe chiare e scure dovessero spostarsi dall'entit� di questo spostamento,
secondo la sua teoria, egli avrebbe potuto essere in grado di risalire alla
velocit� assoluta
della Terra.
In pratica lo spostamento delle righe avrebbe dovuto essere proporzionale
alla velocit� della Terra.
Senonch� dovette constatare che le righe non si spostavano affatto.
Questo risultato negativo conteneva un'incredibile quantit� di informazioni
(come vedremo alla fine di questa nota).
Egli fu incapace tuttavia di spiegare il perch� di questo risultato negativo.
E, in questa misura, consider� il suo esperimento un esperimento fallito.
1913
Sagnac mette a punto una tecnica che gli consente di fotografare le righe
chiare e scure
(frange di interferenza) che si producono sullo schermo di un interferometro
rotante.
E' in grado di realizzare il progetto di Michelson (vedi 1904) e di verificare
l'esistenza,
o meno, dell'effetto previsto, su una piattaforma rotante di limitate
dimensioni (50 cm di raggio, contro i seimila km circa del raggio della
piattaforma rotante costituita dal nostro pianeta e i circa 150 milioni di km
del raggio della piattaforma rotante Terra - Sole).
L'esperimento ha esito positivo.
Sagnac comunica i suoi risultati alla Comunit� Scientifica con due articoli
dal titolo inequivocabile:
L'esistenza dell'etere mostrata per mezzo dell'effetto del vento d'etere
in un interferometro rotante.
Prova dell'esistenza dell'etere per mezzo di esperimenti compiuti con un
interferometro rotante.
Dicembre 1913 : panico tra i relativisti
[liberamente tratto dal sito dell' ASPS]
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Received on Tue May 04 1999 - 00:00:00 CEST