Re: Riflessioni sul riferimento rotante

From: Elio Fabri <elio.fabri_at_tiscali.it>
Date: Thu, 11 May 2023 08:43:32 +0200

Giorgio Pastore ha scritto:
> In meccanica classica non ci sono problemi a costruire, almeno
> mentalmente, un sdr rotante che non crei contraddizioni. I vincoli
> della RR mi sembra che pongano dei vincoli troppo forti per poter
> parlare di sdr rotante, *entro la definizione di cui sopra per sdr*.
Certo, col tempo assoluto e nessun limite alla velocità di
propagazione delle interazioni...

> Mi piacerebbe capire se possiamo dare una definizione migliore di
> sdr che permetta di mantenere sdr rotanti anche quando si tiene
> conto della RR.
Ci provo. Ma premetto che eviterò di confondere due problemi del tutto
distinti:
1) la definizione "operativa" di qualcosa che possa chiamarsi rif.
rigido rotante.
2) la possibile realizzazione di detto rif. con un "corpo rigido" in
un senso che si avvicini a quello dela mecc. classica.
Intendo occuparmi solo del primo punto.

A questo scopo cercherò di dare le prescrizioni per realizzare un
riferimento rigido rotante, inteso in un modo preciso.
Penso a un sistema di corpi, piccoli, che nel loro insieme si possano
ritenere in rotazione rigida uniforme attorno a un asse rispetto a un
dato rif. inerziale (in una regione di spazio-tempo che si possa
considerare piatta).

Con "rotazione rigida uniforme" intendo questo:
a) ciascun corpo, visto dal dato rif. inerziale, si muove di moto
circolare uniforme attorno all'asse
b) i corpi conservano tra loro distanze costanti nel tempo
c) (molto meno chiaro per ora) distanze e angoli soddisfano la
geometria euclidea

In alternativa a c)
c') si dimostri che le dette distanze e angoli non possono obbedire
alla geom. euclidea e si enunci la geometria che risulta valida.

Naturalmente quando parlo di distanze e angoli debbo precisare
"misurati come", ossia in quale rif.

Non mi curo dei mezzi tecnologici necessari per assicurare questi
requisiti (motori, strumenti di misura di cui parlerò); mi basta
verificare che niente violi le leggi fisiche che sappiamo valide nei
rif. inerziali.
(Debbo dire questo perché - come ho scritto più volte - della fisica
valida nei rif. rotanti sappiamo ben poco, troppo poco; soprattutto
non abbiamo praticamente fatti sperimentali.)

Nota. Debbo dichiarare che la cosiddetta "rigidità di Born" la conosco
così poco che faccio prima a dire che non so che cosa sia. Spero di
poterne fare a meno (o magari di riscoprirla senza saperlo :-) )

Prendete questo come un enunciato programmatico.
Credo però che sia meglio, per varie ragioni, che lo sviluppo del
ragionamento non venga fatto mediante post su un NG, ma scrivendo un
testo a parte.
Oviamente darò notizia degli sviluppi e fornirò link anche a versioni
parziali del lavoro.
-- 
Elio Fabri
Received on Thu May 11 2023 - 08:43:32 CEST

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