Re: Onde NON monocromatiche e fotoni

From: Giorgio Bibbiani <giorgio_bibbianiTOGLI_at_virgilio.it.invalid>
Date: Fri, 4 Jun 2010 16:01:26 +0200

Andrea Barontini ha scritto:
> Immagino che la richiesta di coerenza sia dovuta per far si che da
> quando giunge al rivelatore l'onda non si sia modificata rispetto a
> quella emessa dalla sorgente. Giusto?
> E mi sembra comprensibile il fatto che vadano emessi molti fotoni
> perche' la quantita' relativa di ciascun tipo (leggi "di ciascun
> fotone a una determinata frequenza") in qualche modo esprimera' il
> modulo della rispettiva armonica nel dominio della trasformata di
> Fourier (che infatti non e' limitata in f per un'onda reale limitata
> in t).

Nel primo messaggio parlavi di "fronte d'onda che procede liberamente",
direi che per poter dare significato a questa espressione, cioe' perche'
si possa parlare di propagazione di una superficie di fase costante si debba
richiedere appunto che nell'unita' di tempo vengano emessi molti fotoni
coerenti tra loro.

> Ma perche' ho bisogno di filtrare l'onda per avere un solo fotone alla
> volta sul rivelatore? Cioe', non basta che io tengo bassa l'intensita'
> dell'onda EM di partenza?

Ma se la sorgente emette "un fotone alla volta" ha ancora senso
parlare di propagazione di un'onda? A me sembra di no anche se
questo naturalmente non significa che un singolo fotone non abbia
proprieta' ondulatorie.

> Facendo cosi' mi immaginerei di non cambiare
> la numerosita' RELATIVA dei comunque molti fotoni coinvolti, ma solo
> la "velocita'" con cui vengono emessi in direzione del rivelatore (sto
> pensando all'intensita' come a un parametro "classico" che posso
> scegliere piu' o meno a piacimento ma che in realta' alla fine
> rappresenta il numero di fotoni che attraversano una sezione
> nell'unita' di tempo)
> Io provengo dall'ambiente TLC e quindi per me filtrare significa
> applicare un passabasso, passabanda o passaalto ;-) ..pero' mi pare di
> avere conferma anche dalle tue parole che non sia questo che vogliamo
> fare... pero' forse mi sbaglio...

Intendevo diminuire l'intensita', in modo uniforme su tutto lo spettro
di frequenza, ad es., se consideriamo un'onda luminosa, interponendo
lungo il cammino dell'onda un filtro che trasmetta una prefissata
percentuale dell'intensita' incidente.

> E in ogni caso, una volta che ci siamo messi nella condizione di
> concentrarci su un singolo fotone alla volta, perche' dici che quella
> non e' piu' un'onda? Il fotone preso da solo non e' comunque
> espressione di una armonica, seppur nella sua imbarazzante interezza
> (intendo in t (-oo,+oo) )? Diverso sicuramente dall'onda di
> partenza.. MOLTO per la verita' ;-) ..ma pur sempre ANCHE un'onda..
> seppur non causale :-(

Vedo male un singolo fotone come modello di un'onda, per me
un'onda e' un fenomeno collettivo che coinvolge molti fotoni
contemporaneamente.

Ciao
-- 
Giorgio Bibbiani
Received on Fri Jun 04 2010 - 16:01:26 CEST

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