Re: I campi elettromagnetici sono nocivi?

From: Gianni Comoretto <comore_at_arcetri.astro.it>
Date: 1999/03/23

Antonio Iovane wrote:
>
> Gianni Comoretto wrote:
>
> >La cosa puo' essere vera in linea di massima, ma tieni presente che
> >la maggior parte del corpo e' a piu' di 3 cm dall'antenna. Anzi, solo
> >pochi cm3 di tessuto stanno 3 cm, e sono facilmente raffreddati dal
> >sistema circolatorio. Comunque non terrei acceso un trasmettitore da
>
> Il sistema circolatorio tuttavia riesce a tener testa al
> surriscaldamento solo per pochi minuti; per tempi piu' lunghi il
> surriscaldamento e' stato misurato, e tutti piu' o meno lo abbiamo
> anche avvertito. Parliamo di un surriscaldamento medio dei tessuti
> piu' vicini all' antenna, che non esclude un urriscaldamento
> maggiore molto localizzato, in tessuti con diverso coefficiente
> specifico di assorbimento, con danni alle cellule.

Mi interesserebbe sapere se qualcuno ha dati piu' precisi.
Un ulteriore problema dei 3 cm e' che la lunghezza d'onda
e' molto maggiore di 3 cm, e quindi hai comunque grosse difficolta'
a focalizzare la potenza in aree cosi' piccole.
Se mandi 2 W su una sfera di 3 cm di raggio, (100 cmq) hai
200 W/mq. A queste potenze cominci ad avere effetti biologici
misurabili (riscaldamento, effetti di tipo "non termico").
Pero' se dividi i 2W sull'area massima focalizzabile, circa lambda^2,
hai densita' di potenza almeno 10 volte piu' basse.
Ma cosi' vicino all'antenna non so quanto siano importanti effetti
non radiativi (es. accoppiamento capacitivo).

> Tale portante puo' essere "vista" da un tessuto come molto somigliante
> ad una portante modulata in ampiezza in bassuna portante modulata in ampiezza con frequenza dell' ordine delle
> centinaia di Hz e' piu' pericolosa di una portante continua;

E' chiaramente diversa. Non e' pero' chiaro se la risposta biologica
sia diversa. La cosa e' quantomeno controversa, e in prima
approssimazione (d'accordo, bastera' come approssimazione?)
gli effetti sono indistinguibili da quelli di una portante continua
con la stessa intensita' media. Quindi un trasmettitore che emetta
2W con un duty cycle del 50% o meno sembrerebbe comparabile con
un trasmettitore da 1 W, non peggiore di uno da 2 W continui.

> l' articolo era la sintesi di numerosi studi sull' argomento, dei
> quali erano citati i riferimenti (facile a dirsi, per serieta' dovrei
> citarti i riferimenti, ma non so che fine hanno fatto).

Se cominci a citare l'articolo (magari l'hai fatto, ma in un altro
thread), mi sembra gia' sufficiente.

> Quindi, se sei d' accordo, parliamo di effetti non termici, e non di
> effetti non termici a bassa potenza. E gli effetti non termici sono
> stati provati. Essi comprendono alterazione del funzionamento dei
> linfociti T e piu' in generale del sistema immunitario,
> polarizzazione delle cellule, alterazione dei meccanismi di scambio di
> messaggi chimico-fisici tra le cellule, alterazione dei ritmi
> circadiani, ed altro.

Perfettamente d'accordo.

> Quello che non e' ancora possibile sostenere in base agli studi
> epidemiologici, e' che esista una relazione di causa ed effetto tra l'
> esposizione a RF e l' insorgenza di certe patologie. Ma questa mi
> sembra piuttosto una forzatura filosofica.

Anche a me, ma in senso opposto. Esistono motivi per ritenere che queste
patologie esistano? Altrimenti non ci sono studi epidemiologici neppure
per stabilire relazioni di causa-effetto tra l'esposizione a luce
fluorescente (le famose "lampade intelligenti") e tumore alla pelle.
Ma io continuo a utilizzarle al posto delle lampade ad incandescenza,
anche se non e' provato non facciano male.

> Uno studio dell' Organizzazione Mondiale della Sanita' , che ho
> trovato su internet, definisce "critica" l' esposizione al campo dei
> telefonini.

Mi citi l'URL, per favore?
Quella che ho visto io, "Mobile Telephones and Their Base Stations"
http://www.who.int/inf-fs/en/fact193.html
riporta:

RF fields from handsets: Even though mobile telephone handsets transmit
much less
power than a base station, the user's body absorbs significantly more
power from the handset antenna -- a small rod emerging from the handset
case. The head of the user receives the highest localized RF exposure.
However, this localized RF exposure is limited by international
guidelines and national standards and should not cause any local
temperature increases in excess of 1�C.
[...]
However, scientific evidence does not indicate any need for RF-absorbing
covers around mobile telephone handsets.

Da quel che capisco, la "criticita'" riguarda il fatto che i
telefonini vicino alla testa sono l'unica esposizione a radiofrequenza
che, per diffusuine e intensita dei campi, ha una sia pur remota
possibilita' di causare danni. Stan facendo gli studi per vedere se sia
vero, ma nel frattempo non pensano servano provvedimenti cautelativi.

Personalmente vedo con favore qualsiasi iniziativa dei produttori per
avere telefonini con campi meno intensi, antenne piu' direttive, o cose
simili.

> La famosa curva diramata nel 1992 dallo IEEE fa riferimento agli
> effetti termici, e mostra una soglia piu' alta a 1800 che a 900.
> Se non ricordo male, la frequenza di risonanza della testa di un
> adulto e' intorno ai 400 MHz, e quella di un bambino intorno ai 700,
> quindi piu' vicine alla 900 che alla 1800.

Ottima argomentazione per quel che riguarda l'assorbimento di un'onda
piana. Ma (e mi riallaccio al discorso fatto all'inizio), a 3 cm da
una antenna non hai onde, ne' piane ne' sferiche. Hai effetti di
accoppiamento diretto, (che onestamente non mi piacciono, vanno
in direzione delle tue cautele). Non so pronunciarmi sul problema se
sia piu' o meno pericoloso un telefonino a 900 o 1800. Mi piacciono
piu' quelli a 1800 perche' sono in genere molto meno potenti, e perche'
(a me che non li uso) le stazioni base a 1800 danno, per il discorso
citato, meno esposizione.

> Mi sembra che il tempo che l' O.M.S. si e' preso (5 anni) per
> pubblicare il risultato di uno studio specifico che sta conducendo,
> sia stato concordato per dare all' industria il tempo di rimediare.

Credo sia il tempo MINIMO per sperare di avere uno studio serio.
-- 
Gianni Comoretto      			Osservatorio Astrofisico di Arcetri 
gcomoretto_at_arcetri.astro.it		Largo E. Fermi 5 
http://www.arcetri.astro.it/~comore	50125 Firenze - ITALY
Received on Tue Mar 23 1999 - 00:00:00 CET

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