On 17 Mar 1999 13:18:03 +0100, "Renato Croci" <kyr.croci_at_mclink.it>
wrote:
>
>
>luke ha scritto nel messaggio <36ed9563.11842826_at_news.iol.it>...
>
>>In pratica, sullo schermo che cosa osserver�?
>>Una sola traccia corrispondente alla frequenza del treno oppure la
>>distribuzione che si ottiene usando Fourier?
>
>
>La seconda che hai detto! ;-)
>
>Almeno in teoria, visto che in pratica, la durata dell'impulso dovrebbe
>essere estremamete breve perche il sin(x)/x abbia una larghezza rilevabile
>(e' 1/L, al 50%).
>
>Ti giuro che in elettronica, guardando spettri a frequenze piu' abbordabili
>e con altre tecniche, si vedono dei bellissimi sin(x)/x quasi teorici! ;-)
>
>
Grazie della risposta.
Mi nasce per� un altro dubbio.
Mi spiego con un esempio pratico.
Consideriamo un treno di frequenza f che duri 10 s .
Passando nel prisma dovrebbe distribuirsi secondo la funzione
sin(x)/x, centrta sulla f, ottenuta usando fourier.
Sullo schermo vedr� per dieci secondi una distribusione di intensit�
corrispondente a sen(x)/x.
Prendiamo ora un treno con la stessa frequenza che duri 20 s.
questo dovrebbe dar luogo ad un sin(x)/x un po pi� stretto e pi� alto.
Sullo schermo dovrei vedere per 20 secondi questa distribuzione.
La domanda �: come fa il prisma a sapere in anticipo la durata
dell'onda che lo sta attraversando?
In altre parole, il prisma quando viene investito dall'onda, reagisce
separando le componenti , ma non pu� sapere in anticipo quale sar� la
durata dll'onda, per lui nei primi 10 secondi le onde degli esempi
prcedenti sono identiche; come fa allora a disperderle in modo
differente?
Spero di essermi spiegato.
Ciao
Luke
Received on Thu Mar 18 1999 - 00:00:00 CET
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