Andrea Serra ha scritto:
> Il termine di velocita' istantanea, invece, va visto proprio come
> la velocita' in un certo istante: ovviamente ragionando in termini
> teorici, cioe' in termini di passaggi al limite, di
> infinitesimi...
> ...
> Come al solito quando un modello matematico si applica alla
> fisica, lo si fa con le dovute approssimazioni; cio' non toglie
> che nel senso dell' analisi matematica e della fisica matematica
> si possa parlare di velocita' istantanea come vel. in un dato
> istante.
Fin qui sono d'accordo.
> Qui bisogna che il Ministero si
> decida a rivedere i programmi delle materie scientifiche in modo
> che gli studenti inizino a fare fisica, chimica. astronomia...
> quando hanno le basi matematiche per farlo, diversamente a forza
> di semplificare si dicono cose solo parzialmente esatte.
Qui no.
Ci mancherebbe solo questo, che per cominciare a parlare di fisica si
dovesse prima fare l'analisi!
A me non importa niente se si dicono cose "parzialmente inesatte", anche
perche' vorrei vedere quali sarebbero quelle "totalmente esatte" :-)
Molti concetti (a cominciare da quello di velocita' istantanea) sono
perfettamente accessibili per via intuitiva, ben prima di sapere che
cos'e' una derivata.
Anzi: questa e' una strana deformazione storica, perche' la vera
scoperta e' stata proprio che la velocita' fosse una derivata. Non
crederai che prima di allora nessuno avesse idea di diverse velocita',
di moti con velocita' variabile, ecc.
Il procedimento di scoperta comincia con Galileo, prosegue con
Torricelli (il cui contributo alla nascita del calcolo differenziale e
integrale mi sembra ingiustamente sottovalutato) e poi prosegue fino
alle precise definizioni ottocentesche.
Dal punto di vista didattico, moltissimo si potrebbe fare con un uso
piu' esteso dei grafici (spazio-tempo), (velocita'-tempo). Usando anche
gli apparati sperimentali, che oggi esistono, per riprendere dal vivo
tali grafici.
Uno dei tanti errori della didattica fisica e' di credere che la si
possa insegnare con gesso e lavagna. Dopo di che, si arriva dire che
prima ci vogliono tutti gli strumenti matematici, e infine la fisica
sparisce e resta solo una brutta matematica.
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Elio Fabri
Dip. di Fisica
Universita' di Pisa
Received on Tue Mar 09 1999 - 00:00:00 CET
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