Giorgio Pastore schrieb am Mittwoch, 28. Juni 2023 um 09:20:05 UTC+2:
> Il 27/06/23 20:14, JTS ha scritto:
> ....
> > Questa sintetica esposizione https://mazur.harvard.edu/sites/projects.iq.harvard.edu/files/mazur/files/talk_2570.pdf dice che la velocità dei segnali elettromagnetici è sempre esattamente uguale a c
> >
> > La ragione fisica è che una piccola parte di ogni discontinuità del campo e.m. si propaga prima che i sistemi materiali reagiscano ad essa.
> In realtà i precursori (la piccola parte che si propaga sempre a
> velocità c) non coincide col "segnale" che è definibile come centroide
> dell'impulso eletromagnetico e che può avere velocità anche minore di c.
>
> Ma questo cosa ha a che fare con velocità superluminali?
>
Le velocità superluminali misurate sono sempre degli artefatti: la parte dell'impulso luminoso che è arrivata nel punto in cui la luce viene rilevata è sufficiente per ricostruire il resto a patto che l'impulso, come funzione del tempo a posizione fissata, sia una funzione analitica. È questa ricostruzione che viene misurata come "impulso che si è mosso a velocità superluminale", ed la misura è appunto un artefatto. Se nel punto di partenza l'impulso luminoso (sempre visto come funzione del tempo) ha un punto di non analiticità (quindi informazione), l'impulso ricostruito continua ad essere quello che sarebbe stato se il punto di non analiticità non ci fosse stato, fino al tempo L/c dall'istante in cui si è presentato il punto di non analiticità (L è la distanza partenza-arrivo).
Questa è la spiegazione anche per le velocità di gruppo negative, osservate per esempio in
George M. Gehring et al. , Observation of Backward Pulse Propagation Through a Medium with a Negative Group Velocity. Science312,895-897(2006). DOI:10.1126/science.1124524
;-)
Received on Wed Jun 28 2023 - 16:54:41 CEST