Il giorno venerdì 30 giugno 2023 alle 23:35:05 UTC+2 Giorgio Pastore ha scritto:
> Il 30/06/23 22:19, Dino Bruniera ha scritto:
> ....
> > Lo stesso Einstein cambiò idea sull'esistenza di un mezzo nel quale si propagano le onde elettromagnetiche, dopo solo 15 anni da quando sviluppò la sua Relatività Ristretta.
> > Infatti ecco cosa scrisse nel cosiddetto manoscritto di Morgan, databile intorno al 1920:
> >
> >
> > "... nel 1905 ero del parere che in generale non si potesse più parlare di etere in fisica. Questa opinione era però troppo radicale, come vedremo con le seguenti considerazioni sulla teoria della relatività generale. Resta permesso proprio come prima accettare un mezzo che riempia lo spazio, nei cui stati si possano riconoscere i campi elettromagnetici ... ."
> Quando si cita occorrerebbe essere in grado di capire e citare per
> esteso, senza limitarsi solo a una parte.
>
Ho riportato quanto ho ritenuto sufficiente per dimostrare ad Alberto Rasà che Einstein aveva cambiato idea sulla non esistenza del mezzo nel quale si manifestano le onde elettromagnetiche.
> La posizione di Einstein, come la riporti in questa frase, non è completa.
> Nello scritto del 1920, Einstein scriveva:
> "We may assume the existence of an ether; only we must give up ascribing
> a definite state of motion to it, i.e. we must by abstraction take
> from it the last mechanical characteristic which Lorentz had still left it."
>
La mia fonte sul cambiamento dell'opinione di Einstein sull'esistenza di un mezzo, è il libro di Ludwik Kostro "Einstein e l'etere", nel quale non ho trovato la frase da te esposta.
Comunque ero a conoscenza di questa opinione di Einstein, anche se non sapevo che facesse parte del manoscritto di Morgan.
> Cioè il "mezzo" si comporta come il gatto di Alice: alla fine resta
> qualcosa che non ha nessuna proprietà meccanica. Lo vogliamo continuare
> a chiamare "mezzo"?
Se tu non vuoi chiamarlo mezzo, libero di farlo.
Ma evidentemente non è quello che pensava Einstein.
> Einstein continuava ipotizzando che ci possa essere qualcosa a cui dare
> il nome di etere in RG. Ma sono speculazioni che sembrano voler dare il
> nome di etere ai campi della teoria, senza che a questo nome possa
> corrispondere alcuna caratteristica che possa far pensare ad un sistema
> distinto dai campi. A questo punto, il concetto di etere come sistema
> fisico diviene indistinto e fondamentalmente inutile.
>
> E al di là delle opinioni di Einstein, nessuna parte della fisica
> contemporanea mostra evidenza e nemmeno necessità di qualcosa che possa
> assomigliare all'etere di Maxwell. Questi sono fatti e non opinioni.
Questa è una tua opinione, che io non posso discutere in questo NG, in quanto non posso esprimere liberamente il mio pensiero, perché incorrerebbe nel rifiuto del moderatore a pubblicarlo. Comunque quanto hai scritto non cambia il fatto che Einstein abbia cambiato opinione sull'esistenza di un mezzo dove si manifestano le onde elettromagnetiche, dopo pochi anni da quando ha pubblicato l'articolo sulla RR.
Il libro di Kostro dl titolo "Einstein e l'etere" è lungo più di 300 pagine e riporta un sacco di affermazioni di Einstein e di altri fisici, sull'esistenza del "mezzo", che lui denominò come spazio.
Ma ritengo sufficiente quella che ho già riportato.
Comunque una parte di esse la puoi trovare anche nell'articolo citato nel post che Fabri ha pubblicato dopo il tuo e cioè:
https://www.researchgate.net/profile/Ludwik-Kostro-2/publication/265157944_ALBERT_EINSTEIN%27S_NEW_ETHER_AND_HIS_GENERAL_RELATIVITY/links/5474de310cf29afed60fc2f7/ALBERT-EINSTEINS-NEW-ETHER-AND-HIS-GENERAL-RELATIVITY.pdf
Da esso risulta che Einstein ha negato l'esistenza dell'etere solo dal 1905 al 1916, quindi solo per 11 anni, quindi meno dei 15 da me sostenuti.
Dopo di allora almeno non sono a conoscenza di fisici Nobel, che abbiano sostenuto che le onde elettromagnetiche non hanno bisogno di un mezzo per manifestarsi.
Dino Bruniera
Received on Sat Jul 01 2023 - 12:33:56 CEST