Re: Domanda sulla Relatività Ristretta
Il 02/07/23 11:42, Dino Bruniera ha scritto:
....
> Vorrei rettificare il mio giudizio su Feynman che ho esposto sopra, in quanto credo di aver capito perché ha accettato la possibilità dell'azione a distanza.
> Infatti da quanto ha scritto si capisce che non si tratta di un fenomeno reale, ma "apparente", almeno a mio parere.
...
> Infatti si capisce che si tratta di un campo elettrico "astratto" (che si potrebbe definire anche "apparente"?), quindi non reale. Almeno a mio parere.
....
> Quindi, almeno a mio parere, non ha affermato che le onde elettromagnetiche non si manifestino "realmente" in un mezzo, ma solo che non bisogna intestardirsi nel voler assolutamente una spiegazione del campo elettromagnetico in un mezzo reale, perché ciò equivarrebbe ad ostacolare lo sviluppo della scienza (But it turned out that the attempt to imagine the electromagnetic field in that way was really standing in the way of progress.). E quindi per lui è necessario accettare l'idea del campo astratto (o apparente) e quindi non reale, per il bene della scienza.
Un po' troppo Dino Bruniera e un po' troppo poco Feynman :-)
A me sembra che F. stia sottolineando che occorre stare sulle equazioni
(e quindi sui campi) senza volerne dare un'interpretazione di
perturbazione di un mezzo materiale. Fin qui d'accordo (ed è quello che
ha fatto la fisica da Einstein in poi).
Sul reale/apparente non credo che F. ti seguirebbe. E neanch'io: vedo
una nozione "ingenua" di realtà. Ti ricordo che il problema di cosa sia
la realtà ha occupata la filosofia per secoli. Il bello della fisica è
che ha scoperto che la risposta precisa alla domanda `è irrilevante per
poter comprendere quel che succede in termini tali da poterlo
controllare. L'unica ipotesi sottostante la fisica nota è che ci sia
"qualcosa" al di fuori di noi che si manifesta nei fenomeni. Cosa sia
non è problema della fisica di oggi. Costruire modelli da cui ottenere
predizioni, sì. Un campo (concetto matematico) è un ottimo esempio di
modello utilizzabile per far previsioni (e azzeccarle).
Un modello è una corrispondenza tra fenomeni e concetti. E' apparente?
Non direi, almeno se si mantiene il significato generale del termine
"apparente".
Io direi che un modello è solo uno dei tanti modi con cui possiamo avere
una rappresentazione della realtà (qualunque cosa sia la "realtà").
Peraltro, anche un modello basato su un mezzo materiale non va molto più
a fondo nelle cose o verso la loro "essenza". L'unico pregio per
qualcuno è che è più "familiare".
L'aggettivo che non va bene per un modello è "apparente", almeno finché
si dà il significato usuale al termine. L'immagine multipla di una
stella per effetto gravitazionale è apparente. Ma in tal caso vuol dire
che non ha senso costruire modelli a partire dall'immagine multipla. Un
campo è diverso: è il modello, e ci si possono costruire ulteriori modelli.
Astratto quindi, ma non apparente.
Giorgio
Received on Sun Jul 02 2023 - 13:48:03 CEST
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