Il problema e' nel credere che D non dipenda dalle cariche di polarizzazione.
Se tu hai cariche libere e non di polarizazione il campo elettrico e'
descritto pienamente dalle due equazioni differenziali:
rot(E)=0
div(E)=ro/epsilonconzero
Per il tuo problema la prima non ci interessa...
La seconda ti dice invece che il campo elettrico generato da una distribuzione
di cariche nel vuoto ro e' ben determinato, una volta che si conosce com'e' fatta
la ro.
Infatti i problemi grossi di elettrostatica li hai in presenza di conduttori per
i quali non sempre riesci a dare la distribuzione spaziale delle cariche,
e infatti si ricorre ad artifici quali il metodo delle cariche immagine
e cose simili.
Quando introduci i dielettrici dimostri facilmente che un dielettrico si polarizza
e che le sue cariche di polarizzazione (superficiali e volumentriche)
vanno a contribuire al campo elettrico totale.
Il vettore D lo introduci quindi per esprimere in modo generale
la forma del campo elettrico dovuto alle cariche libere (E) e alle
cariche di polarizzazione (P) infatti D=epsilonconzero*E+P
Cioe' e' la somma dei due vettori, e quindi porta con se le informazioni
dei due campi, quello libero e quello di polarizzazione.
Se vai a fare il teorema di Gauss per il vettore D ottieni
div(D)=ro che e' l'espressione piu' generale dell'andamento del campo
elettrico nella materia (vuota o non)
Ciao
E.
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Received on Thu Sep 10 1998 - 00:00:00 CEST