Re: Principio di equivalenza for dummies

From: Elio Fabri <elio.fabri_at_tiscali.it>
Date: Mon, 10 Jul 2023 11:16:52 +0200

Giorgio Pastore ha scritto:
> Ma se il periodo del pendolo di oro fosse diverso da quello di piombo
> o quello fatto con "quantità di materia 2M" diverso da quello con
> quantità M, dovremo dedurre che ci sia una "carica gravitazionale"
> non riducibile alla massa inerziale. Ovvero gli esperimenti potrebbero
> costringerci a introdurre la distinzione.
Mi pare si chiami "periodo ipotetico del terzo tipo" :-)
Chi ha scritto "la storia non si fa con i 'se'"?
Aggiungerei "neppure la fisica".
E ricordiamo pure che la costruzione fisica, spec. nella testa di un
singolo ricercatore, non è certo un processo lineare (nel senso di
diritto e unidimensionale).
Prima di mettersi a fare gli esperimenti N. aveva già una chiara idea
di come stavano le cose; l'esperimento gli diede la necessaria
informazione di fatto.
Quando uscì la prima edizione dei "Principia" i satelliti di Giove
erano conosciuti e studiati da quasi 80 anni.
Si sapeva benissimo che le loro orbite erano circolari (essendo viste
di taglio dalla Terra si vedeva praticamente un moto armonico).

Ho provato a pensare quali irregolarità del moto orbitale possano
apparire in un'osservazione fatta dalla Terra. Ne ho trovate due.

1) Effetto geometrico: la direzione Terra-Giove varia nel tempo, con
periodo di un anno e ampiezza di circa 10°. Si tratta di un effetto
importante, che però gli astronomi del tempo erano preparati per
capire e correggere.

2) Effetto cinematico: il tempo che la luce impiega per andare da
Giove a noi varia a seconda della distanza. Tra la distanza minima
(opposizione) e la massima (congiunzione) lo scarto è di quasi 17
minuti, che suppongo osservabile come scarto della posizione di un
satelite rispetto al moto uniforme.
Questa è cosa diversa, anchese strettamente connessa,
dall'osservazione dei tempi delle eclissi, fatta da Romer circa negli
anni in cui uscirono i Principia. Non mi pare che N. ne parli.

Quanto al fatto che il moto accelerato di Giove cancelli l'attrazione
del Sole sui satelliti, la cancellazione non è esatta, ma la forza di
marea residua che ho stimato a occhio credo sia molto al disotto delle
possibilità osservative del tempo.

Tornando al punto: se le misure sui pendoli o altre avessero mostrato
una non proporzionalità tra massa e peso, possiamo fare le ipotesi che
ci pare sul modo come avrebbe potuto manifestarsi questa non
proporzionalità:
- dipendenza dalla composizione chimica del peso
- non proporzionalità alla massa, ma funzione diversa
- dipendenza dallo stato termodinamico
- dipendenza dalla forma: forza diversa per una barra rispetto a una
sfera
- ...

A seconda di quale universo la tua fantasia ti suggerisce, puoi
immaginare che i fisici avrebbero costruito un diverso apparato
concettuale: non sempre distinguere m.grav. da m.inerziale sarebbe
stata la soluzione più utile.
Sta di fatto che nel nostro universo la distinzione non c'è, e creare
due concetti diversi per poi concludere che coincidono mi sembra una
patente violazione del rasoio di Occam...
Prendo atto di essere il solo a pensarla così, ma non cambio idea per
questo :-)
-- 
Elio Fabri
Received on Mon Jul 10 2023 - 11:16:52 CEST

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