Questo bizzarro 3D mi è stato indirettamente ispirato dalle
domande di Elio sulle trad. di Einstein.
Pensavo di dargli un titolo diverso, tipo : è ancora utile
leggere Einstein oggi ? Ma mi suonava irriverente, non
volendo esserlo, anche se in parte il succo è quello, e non
è una domanda retorica.
Premessa. Mi capita sovente, in letteratura chimica, di
trovare materiale utilissimo anche molto datato. In
particolare roba "procedurale" (molto meno gli articoli
interpretativi).
Però una cosa, in quel campo, l'ho constatata, e cioè che :
ogniqualvolta un singolo studio o anche una sezione vasta,
venga "rivisitata" (review, indagini sistematiche di varia
natura, revisioni, ristrutturazioni, sistematizzazioni),
queste hanno l'effetto di rendere O datate/obsolete le
informazioni pregresse o laddove ancora attuali, piuttosto
ridondanti e inutili. Il prima è sostanzialmente "incluso"
nel dopo in maniera praticamente integrale. Non dico che il
processo di upgrade sia ovunque rapido, ma insomma, succede.
E molto di rado esiste l'esigenza stringente di risalire
molto indietro, salvo quando degli studi non siano stati mai
ripresi (e ampliati o approfonditi).
Mi chiedevo invece, alla luce del continuo interesse che
riscontro nei Fisici per Einstein (e non solo, c'è chi legge
ancora Newton o persino Galileo, e non sono sicuro della
valenza di tali letture, ossia se si tratti di interesse
storico, "metodologico", cioè interesse al modo di ragionare
formale, o interesse ATTUALE), se in Fisica non capitasse la
stessa cosa, e PERCHE' ?
I successori di Einsitein non hanno "incluso" i lavori del
predecessore in misura sufficiente a rendere ridondante la
sua lettura originale ?
Che tipi di interesse pensate possa ancora avere leggere
lavori degli anni 30 ?
* storico
* metodologico
* scientifico (nel senso più attuale del termine, ossia nel
senso che potrebbero contenere aspetti sottili ancora
incompresi e/o ancora non sufficientemente indagati)
* altro.
Ovviamente è un sondaggio a risposta multipla, non singola.
E, come vedete, il dubbio non era affatto provocatorio.
Ho letto recentemente due pezzi di Tesi di laurea del 55
sulla reattività di plastiche varie al cloro e allo zolfo,
scoprendo cose che non sospettavo nemmeno, né che si
sapessero già, né in cosa consistessero i fatti (questo però
non significa niente, perché da un lato è una mancanza mia,
dall'altro sono convinto, forse arbitrariamente, che la
Chimica, per quanto molto meno "profonda", sia enormemente
più "ampia" orizzontalmente della Fisica, e che sia
facilissimo ignorare interi ambiti in maniera quasi totale.
Forse la cosa cambierà nel tempo, e un domani le due scienze
probabilmente si fonderanno in maniera che i confini saranno
ancora più arbitrari di oggi)
grazie di riflessioni
--
1) Resistere, resistere, resistere.
2) Se tutti pagano le tasse, le tasse le pagano tutti
Soviet_Mario - (aka Gatto_Vizzato)
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Received on Tue Mar 28 2017 - 23:13:45 CEST