Re: Curiosita' pericolose
Am 23.08.2017 um 13:44 schrieb lino.zamboni_at_gmail.com:
>
> Si capisco, ho provato a darti prima una forma "grezza" e poi "semigrezza"
> allo scopo solo di fare un calcolo approssimato di "m".
> Se ci riesco, provo a scrivere qualcosa di piu' generale.
Ok.
Nel seguito scrivo in maniera diretta (continuo a rendermi conto che
sono cose complicate e non e' facile orientarcisi!).
>
>> Speravo in spiegazioni piu' precise - i dettagli tecnici del calcolo non
>> credo sarei in grado di capirli ma per l'idea forse ho qualche speranza.
>> In particolare mi interessa sapere come si risolve o si aggira il
>> problema dell'auto-energia infinita.
>
> Quello che mi sembra di capire e che :
>
> Ovviamente (basta guardarsi i conti) la "forma" converge al termine K (o "m")
> in senso realistico (cioe' con propagazione degli errori ed approssimazione
> del valore sperimentale di "m")
Questo secondo me non puo' essere vero: non puoi sapere dalla forma se
il conto converge alla massa dell'elettrone perche' e' proprio quello
che devi calcolare, non puo' essere a membro destro.
> Ogni termine che si presenta nella matrice ha un corrispettivo diagramma
>
> di Feynman: autoenergia per i termini con n intero , autoenergia ed interazione fotone-elettrone per i termini con n frazionario (n esponente di alpha).
>
> Quando dico corrispettivo intendo che esistono delle regole che legano tali diagrammi ai termini della matrice.
> Sto cercando di rappresentare la matrice dove ad ogni termine associo (stessa posizione) il diagramma rispettivo.
> Per ora ho capito (o penso di aver capito) fino a qui (ma non mi arrendo).
Se e' un calcolo di QED perturbativa, mi pare che questo sia
automaticamente vero - questo credo di poterlo dire anche senza
conoscere la QED perturbativa: per calcolare i termini degli sviluppi in
serie si possono usare i diagrammi di Feynman.
Quello che veramente mi piacerebbe sapere - e' l'idea del calcolo: come
si fa a calcolare qualcosa che a prima vista dovrebbe risultare da
integrali che divergono. Per fare un esempio, nel capitolo de "La fisica
di Feynman" che abbiamo citato c'e' una lista di possibili approcci al
problema e l'affermazione che nessuno di questi approcci funziona nella
teoria quantistica. Le formule su cui stai lavorando derivano da uno di
questi approcci? E' qualcos'altro?
Ad ogni modo: se e' possibile, bene; se il calcolo negli appunti che hai
e' solo descritto "meccanicamente", potrebbe essere quasi impossibile
estrarne l'idea (se non si sa gia' cosa aveva in mente chi lo ha impostato).
>
>> Detto questo, ho giocato un po' con i termini della serie perche' ho
>> pensato ad un modo per controllare se e' "numerologia" o fisica; un modo
>> che e' solo un controllo negativo naturalmente: se la serie non supera
>> il controllo, e' segno che e' probabilmente numerologia, se invece lo
>> passa ... la cosa e' ancora sub judice.
>
>> 1) nel primo calcolo ho variato alpha e per ogni alpha ho cercato la
>> serie che che si avvicina di piu' alla massa dell'elettrone (la chiamo m_e);
>> 2) nel secondo calcolo ho tenuto alpha constante e ho variato il
>> risultato desiderato da circa il 30% a circa il doppio di m_e - per ogni
>> valore ho cercato la serie che ci si avvicina di piu'.
>
> ora puoi fare il calcolo preciso quanto vuoi (nei limiti citati).
Ci giochero' di nuovo un po' (grazie per la forma generale della serie,
credo dovrebbe bastare).
Received on Thu Aug 24 2017 - 10:48:45 CEST
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