Nello Coppola ha scritto:
> Parlando di un qualsiasi altro tipo di esperimento, ha senso parlare
> di <esperimento ideale> se poi nella realtà non è riproducibile?
>
> Dall'esperimento ideale, si può arrivare ad una legge senza aver
> potuto provare concretamente che le cose stanno proprio come
> l'idealità aveva previsto?
>
> Se un esperimento non è realizzabile concretamente, si può accettare
> una legge universale solo con i presupposti teorici?
Giorgio Bibbiani ha scritto:
> Dai un'occhiata qui:
>
>
https://www.treccani.it/enciclopedia/esperimento-mentale_%28Dizionario-di-filosofia%29/
Non mi stupisce che NC abbia idee confuse sugli esperimenti ideali, per
due ragioni:
1) NC ha idee confuse su questioni più basilari, a partire da tutta la
meccanica newtoniana.
Per cui gli consiglierei di rimettere mano a quella fisica, prima di
avventurarsi in acque più profonde, a partire dalla relatività.
2) Non è il solo ad avere idee confuse: quasi sempre si parla di
esperimenti ideali (o mentali) piuttosto a casaccio: per cominciare,
dando a credere che si stia parlando di "esperimenti irrealizzabili" e
niente più.
Se io fossi uno di quelli che ragionano così, mi chiederei anzitutto a
che c... possa servire parlare di cose che non possono esistere; di
come si possa pensare di farci fisica.
Mi verrebbe insomma il dubbio di non aver capito qualcosa...
La mia opinione (che ho esposto più e più volte in questo NG, almeno
da 20 anni a questa parte) è che non ha alcuna importanza che
l'esperimento sia realizzabile, oggi o in un prevedibile futuro.
È invece essenziale che esso non sia in contraddizione con leggi
fisiche note; che sia insomma un esperimento *teoricamente possibile*.
Ma a che serve allora un esperimento del genere?
Risposta: è solo un modo per illustrare un ragionanento *teorico*, che
dimostra che accettate certe premesse ne seguono necessariamente certe
conseguenze.
Per es. che accettato il PE e le leggi dell'elettromagnetismo, segue
il redshift gravitazionale.
Oppure: che accettate le leggi di conservazione (dell'energia, del
moto del centro di massa) segue l'inerzia dell'energia.
Mi pare che questo sia chiaramente illustrato nel Q16 (lez. 13) e
anche in
http://www.sagredo.eu/ins-mod-rel/Ins-mod-rel-13-14-15.pdf
capitoli 13 e 14.
Ancora un commento sull'articolo della Treccani.
In due parole: le solite chiacchiere di filosofi che non sanno un
accidente di fisica.
A che serve raccontarci come la pensavano Duhem o Koyré?
Ma soprattutto: con che coraggio si descrive come "ideale" il famoso
esperimento dei "Massimi Sistemi", quello dove Galileo invita a porsi
"nella maggiore stanza che vi sia sotto coverta di alcun gran navilio"
e invita a provare alcuni esperimenti di vario genere. Con lo scopo di
verificare che se la nave va di moto uniforme, tutto andrà come se
fosse ferma.
Questo *non è un esperimento ideale: è veramente ralizzabile, sia pure
con qualche approssimazione, come qualsiasi esperimento di fisica.
E poi non è un argomento teorico, una deduzione da principi noti: al
contrario vuol mostrare che le cose in realtà non vanno come credevano
gli aristotelici, e che vale il Principio di Relatività, che nasce
appunto in quelle parole.
Quell'esperimento è così poco ideale che circa 40 anni fa fu
realizzato da alcuni studenti del L.Sc. "Vallisneri" di Lucca: su
indicazione del loro insegnante (Alfio Pelli, che aveva seguito un mio
corso d'aggiornamento) si servirono non di una nave, ma di un treno.
Spiego per chi non conosce la zona.
Quella parte della Toscana che si chiama Versilia è una stretta
striscia pianeggiante che sta tra ii mare e le Alpi Apuane, e va
all'incirca da Massa a Viareggio.
È percorsa dalla statale Aurelia, dall'autostrada, e dalla ferrovia
Roma-Genova.
In quel tratto, se ricordo bene da Viareggio a Massa, la ferrovia è
pianeggiante e rettilinea; a quel tempo Intercity ed espressi non
facevano fermate tra le due città.
Perciò il treno, dopo la fase di accelerazione alla partenza (da
Viareggio o da Massa) costituiva un ottimo modello stile 20-mo secolo
del "gran navilio" di Galileo.
Quei ragazzi non fecero che riprodurre con successo alcuni degli
esperimenti suggeriti da Galileo (immagino con divertimento degli
altri passeggeri:-) ). Se non ricordo male facendo anche riprese con
telecamera.
Questo per l'esperimento "ideale".
--
Elio Fabri
Received on Sat Jul 22 2023 - 16:29:42 CEST