Re: A proposito di filosofia della fisica

From: Aleph <no_spam_at_no_spam.com>
Date: Thu, 25 Mar 2010 17:01:57 +0100

Elio Fabri ha scritto:

> Mi e' capitato di leggere ieri un articolo di cui non vi dico
> l'autore, perche' vorrei un commento spassionato sul seguente brano:

Commentare un brano estrapolato da un testo (incognito per di pi�) pu�
condurre a notevoli equivoci, ma prover� ugualmente a non sottrarmi
all'invito.

> "L'antiscientismo e' ovviamente l'opinione contraria, professata piu'
> o meno apertamente dalla quasi totalita' della societa' umanista, che
> spesso si trincera dietro ad aperti fraintendimenti dell'impresa
> scientifica.

Si tratta di un giudizio generico (non viene specificato cosa s'intenda
esattamente per "societ� umanista", n� se l'autore si riferisca all'Italia
di oggi o a contesti geografici pi� ampi), ci� nonostante il fatto che
spesso chi ha una cultura d'impronta umanistica fraintendere (spesso)
l'impresa scientifica glielo possiamo concedere.

> Uno degli esempi piu' influenti, citato rispettosamente
> da Bucchi, e' "La struttura delle rivoluzioni scientifiche" del
> filosofo Thomas Kuhn, al quale si appigliano tutti coloro che
> vorrebbero assegnare alla verita' scientifica un carattere puramente
> storico.

Non capisco, esempi di cosa?
Di antiscientismo?
Conosco poco Kuhn, ma non mi sarebbe mai venuto in mente di affibbiargli
l'etichetta di antiscientista.
Non credo neppure che Kuhn abbia mai sostenuto che la "verit� scientifica"
abbia un carattere puramente storico; semmai pu� aver sostenuto che per
comprendere appieno l'impatto delle scoperte scientifiche importanti (le
rivoluzioni scientifiche appunto) sulla societ� � necessario collocarle
storicamente.
  
> Chi non conoscesse i fatti e leggesse quel libro, cosi' come
> "La rivoluzione copernicana" dello stesso autore, potrebbe infatti
> dedurne che il passaggio dal sistema tolemaico a quello copernicano
> abbia costituito un radicale cambiamento di prospettiva fisica,

Concordo con il punto i vista di Kuhn con una precisazione semplice ma
fondamentale.

Quando Kuhn afferma che il passaggio dal sistema tolemaico a quello
copernicano fu un radicale cambiamento di prospettiva fisica (o
geometrica, potremmo dire), si riferisce alle concezioni del mondo fisico
proprie del tempo di Copernico, non certo a quelle, molto pi� sofisticate
ed elaborate, dei nostri giorni.
Senza considerare che il modello geocentrico, con buona pace dell'autore
del brano, contiene, al di l� della capacit� di generare effemeridi
accettabili per i tempi, una serie di errori grossolani che non affliggono
il sistema eliocentrico (a esempio, nella rappresentazione geometrica del
sistema geocentrico di Tolomeo la sfera che contiene Mercurio ha un raggio
inferiore di quella che contiene Venere e le sfere di Mercurio e Venere
hanno raggi inferiori a quella che contiene il Sole).

> mentre
> invece i due sistemi sono perfettamente equivalenti dal punto di vista
> della descrizione dei moti planetari.

Anche se ci si limita a considerare unicamente l'aspetto geometrico della
questione ai tempi di Copernico (tralasciando tutto quello che � venuto
dopo) l'affermazione non mi convince per una questione di "barba" (vedi
rasoio di Occam).
Il modello di Copernico era oggettivamente meno macchinoso di quello
tolemaico e aveva il pregio di spiegare abbastanza bene i moti dei pianeti
riducendo il numero di ipotesi arbitrarie e ad hoc.
La cosa era ben chiara agli studiosi del tempo, Galileo in primis.

...
> E' l'immagine metafisica del
> mondo che e' cambiata, nel passaggio dal geocentrismo
> all'eliocentrismo, ma questo e' un problema della filosofia, e non
> certo della scienza!"

Quello che cambi� con Copernico fu la rappresentazione fisica (che allora
coincideva in buona sostanza con quella geometrica) dell'Universo e questo
ebbe forti e inevitabili contraccolpi anche sulle concezioni metafisiche
dominanti a proposito dell'Universo e del posto che l'Uomo occupava al suo
interno.
Certamente molti di questi argomenti sono naturale spunto di riflessione
per la filosofia, ma ridurre la rivoluzione copernicana a un fatto
meramente filosofico, ignorandone la portata innovativa in campo
scientifico, mi sembra una ragguardevole stupidagine.

Saluti,
Aleph




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Received on Thu Mar 25 2010 - 17:01:57 CET

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