Archaeopteryx <cor.bonukFANCULOSPAM_at_libero_NOMAIL_.it> ha scritto:
> >> Ho dato una letta veloce al testo e secondo me e'
> >> fuorviante parlare di "resistenza" quando si parla
> >> di giunzioni. La parte segnata dalle due bande nere
> >> laterali non ha alcun senso per me.
> >>
> >> Per capire come funziona un bipolare devi partire dalle
> >> concentrazioni di minoritari ai capi delle giunzioni,
> >> concentrazioni che sono modulate (esponenzialmente) dalle
> >> tensioni B-E e B-C. Vedi qualche testo magari piu' moderno,
> >> io non mi arrischio a darti spiegazioni perche' sono
> >> pedagogicamente nullo e sicuramente ti confonderei.
> >>
> >
> > Scusa, ma devo precisare che principalmente deve capire che lo
> > spessore della della base deve essere stretta, dell'ordine di
> > grandezza della regione di svuotamento "di carica spaziale" di una
> > normale giunzione PN insieme al fatto che la regione di basse deve
> > essere debolmente drogata rispetto a quella di emettitore.
> > Questo per avere un alfa prossimo all'unita', ovvero nel caso di
> > transistore NPN "quasi tutti" gli elettroni dall'emettitore vengano
> > "risucchiati" scusa il termine poco felice dal collettore.
> >
>
> Accorpo le risposte, perché sarebbero quasi la stessa risposta. E' vero
> che ho detto che il funzionamento del BJT mi sfugge e forse in questo
> senso le risposte che ho avuto sono pertinenti.
>
> Ma c'è un contesto in quello che ho scritto e credo che il problema che
> sta ancora a monte della mia incomprensione si possa leggere: ho
> scritto che il funzionamento del diodo a giunzione mi è chiaro, quindi
> la spiegazione qualitativa delle bande di energia e cose così
> grossomodo ce l'ho già. Per questo non è un problema per me capire
> perché la base deve essere sottile: ovvero (anche) per diminuire quanto
> possibile il numero di ricombinazioni. E questo credo che l'avessi
> capito da un pezzo.
>
> Il nodo è un altro: mi appare (nel senso che appare alla mia mente che
> ancora non capisce) una specie di sbilancio energetico, ovvero un
> flusso di corrente cui presumo sia associato un lavoro, che controlla
> un altro flusso capace di compiere un lavoro maggiore (correggetemi
> pure "lavoro di un flusso di corrente", so che sto sbagliando
> terminologia) e sempre mi appare che questo effetto necessiti di
> un'energia che da qualche parte manca.
>
> Michele mi ha risposto in altra sede che dovrei capire le bande di
> energia, benissimo, ma io ho decine di libri in cui si ripete questa
> stessa cosa. Ne ho anche un paio con un approccio davvero di fisica di
> base con la trattazione a livello atomico, non potrei sostenerci un
> esame ma capisco grossomodo la sequenza di formule. Senza arrivare a
> tanto, nessun testo e al momento nessuna spiegazione che vada a quello
> che secondo me è il cuore del problema.
>
> E' chiaro che la soluzione sta sotto i miei occhi ed è contenuta nei
> testi, ma non so vedere i nessi in modo esplicito. In altre parole
> ancora: da dove si prende l'energia per "fermare" (caso limite ideale,
> chiaramente) un flusso di corrente dato che questa energia dovrebbe
> essere uguale a quella associata al flusso di corrente da "fermare"?
>
> Apx
Vorrei precisare che non ho parlato di bande di energia, dopo cerco di
farti capire con un esempio numerico, anche se sono certo che ti sembrerà
banale.
Prendiamo una valvola, con anodo e catodo piani e affacciati e distanti d,
se vi applichi una d.di p. di 400 volt, gli elettroni del catodo che per
effetto termico riescono a sfuggire dal catodo vengono attratti dall'anodo.
Ora immagina una griglia a distanza elevata e tenuta a un potenziale di -4
volt rispetto al catodo, ora falla traslare in modo da inserirsi
parallelamente tra anodo e catodo, spostamento e campo sono sempre
ortogonsli, quindi non fai nessun lavoro.
Nessun lavoro, ma hai creato una barriera di potenziale che ostacola il
flusso degli elettroni, ma sempre nessun lavoro se fai scorrere degli
elettroni per creare la barriera, per lo stesso motivo di prima, campo e
spostamento ortogonali, anche per potenziali di griglia elevati tali da
bloccare completamente il flusso di cariche.
Il tutto esattamente come per una paratia che riesce a bloccare il flusso
di acqua con pochissimo lavoro.
Immagina un asservimento di posizione che piloti la paratia, con una
piccola Potenza all'ingresso hai una Potenza elevata all'uscita,
praticam4nte un amplificatore di potenza, esattanente come la valvola.
MF
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- Molti fisici, innalzando ad idoli le formule, si sono scordati dei
concetti, materialmente deturpando la bellezza della fisica
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Imagination is more important than knowledge. (Albert Einstein)
Received on Fri Oct 20 2017 - 11:48:45 CEST