Re: Funzionamento del transistor BJT

From: Elio Fabri <elio.fabri_at_fastwebnet.it>
Date: Wed, 01 Nov 2017 21:28:53 +0100

In un vecchio post (21/10, ore 15:23) avevo scritto:
> Invece nel triodo la corrente di griglia è praticamente nulla, se
> la d.d.p. della griglia rispetto al catodo è anche poco negativa.

e più oltre:
> La funzione della griglia è di modificare l'andamento del potenziale
> nello spazio tra catodo e griglia.
> Come ho detto sopra, basta un piccolo potenziale di griglia negativo
> perché nessun elettrone arrivi a quell'elettrodo.
> (Bisogna ricordare che l'en. cinetica di un elettrone emesso da un
> catodo a temper. T ha una distrib. esponenziale exp(-e*Ecin/(kT)).
> Se T = 1200 K, kT/e = 0.1 volt. Quindi se Vg = -1 volt, solo una
> frazione e^(-10) = 4.5*10^(-5) degli elettroni può raggiungere la
> griglia.
> In realtà molto meno, perché i fili di griglia sono sottili e gran
> parte degli elettroni attraversano il vuoto tra due spire.)
Perché riprendo questo post, di un thread ormai chiuso, che non aveva
avuto repliche, almeno per la parte che ho appena citato?
La ragione è che ho scoperto di recente che c'è chi non mi ribatte
qui, ma poi si sfoga in un altro NG, dove sa che io non scrivo.

Mi riferisco a Michele Falzone, che in free.it.scienza.fisica, il
28/10, ore 14:50, riferendosi al mio post ha scritto:
> Guarda che succede ogni volta che viene contraddetto, non puo' dire
> di avere sbagliato, quando dice:
>> La funzione della griglia è di modificare l'andamento del
>> potenziale nello spazio tra catodo e griglia.
>> Come ho detto sopra, basta un piccolo potenziale di griglia
>> negativo perché nessun elettrone arrivi a quell'elettrodo.
> Piccolo col piffero, anche se ti ho mandato le caratteristiche del
> triodo, facendoti proprio vedere che non e' per nulla piccola la
> tensione di griglia per bloccare tutti gli elettroni.
Un piccolo commento.
1) Non ho capito "che succede": nesuno ha obiettato sul punto, e io non
avevo motivo di tornarci su.
2) La replica di Falzone si fisf è comunque sbagliata.
Come minimo si è confuso: io inequivocabilmente parlavo della corrente
di griglia, e lui ribatte con le caratteristiche anodiche, che
c'entrano come il classico cavolo.
3) Ma lo scopo era chiaro: doveva "dimostrare" che io non sono disposto
ad ammettere di aver sbagliato.
Di certo non lo ammetterò mai quando non è vero :-)

Su fisf è in corso una dotta discussione tra noti esperti, che si
possono permettere di dare lezione a Feynman e allo stesso Einstein.
Non me ne curo, anche perché non ho tempo da perdere.
Ma approfitto dell'occasione per segnalarvi un'altra perla del solito
Falzone (che quando scrive qui usa tutt'altro linguaggio).

Il 31/10 alle 19:28 scrive:
> P.S. Quello che mi fa piu' ridere e che quando si capira' il mio
> modello, Fabri avra' raggiunto il suo scopo, sara' ricordato negli
> annali della fisica come
>
> ___LO STUPIDO CHE NON E' RIUSCITO A VEDERE AL DI LA DEL
> PROPRIO NASO___
No comment, ovviamente.

Finisco con una cosa un pochino più seria.
Nel mio post già citato scrivevo, alla fine:
> Per finire, una cosa che forse non dovrei dire.
> Sto provando a fare il calcolo (con una geometria semplice) del
> potenziale in un triodo.
> Con l'obiettivo di produrre qualche grafico corretto.
> Magari ci sono già, ma io mi fido di più di quello che so come è
> fatto :-)

Archeopteryx mi aveva risposto:
> Durante le mie ricerche in rete ho trovato questo:
>
> http://www.john-a-harper.com/tubes201/
>
> E sono andato a cercare i riferimenti citati in bibliografia. Mi pare
> che le figure dell'andamento del potenziale in 2d con un modello della
> griglia piuttosto preciso (forse si fa un errore che non so valutare
> trascurando la curvatura fuori dal piano, dato che la griglia è
> cilindrica) siano state prese da "Spang48" che si trova in rete anche
> se è citato con una grafia che pare errata. Mi sembra qualcosa di non
> lontano da quello che credo vorresti fare.
>
> Di sfuggita esterno il mio stupore perchè per tracciare le curve
> equipotenziali mi sembra che il modello sia stato affrontato alle
> differenze finite e fare tutto a mano a quell'epoca non deve essere
> stato breve. Si vede molto bene cosa accade nel dettaglio fisico dello
> spazio tra le spire ed è fantastico.
Mi sono limitato guardare il calcolo e le figure di Maxwell.
Di comune abbiamo la disposizione piana anziché cilindrica.
La differenza è che Maxwell fa subito delle approssimazioni, mentre io
mi sono intestardito a cercare la soluzione analitica esatta (che
esiste, espressa con funzioni ellittiche...)
Il problema mi è servito come ripasso.
Non ho desistito, ma ci sono ancora impegolato.
Se arriverò a qualcosa lo farò sapere.
                                                                     

-- 
Elio Fabri
Received on Wed Nov 01 2017 - 21:28:53 CET

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