Il 27/03/2014 19:22, CarloStudente ha scritto:
> Nel testo che ho sotto mano c'è scritto:
> ..... f.e.m. = - d(fi)/dt
> Il segno meno davanti al secondo membro indica quanto affermato
> dalla legge di Lenz. ..... Ecco, secondo me questa frase è senza
> senso. Ho ragione?
Si'.
> Un prof poi mi ha detto che anche cambiando convenzioni quel segno
> meno deve comparire sempre. Secondo me sbaglia. Ho ragione?
Si': scrivendo la legge di Faraday in quella forma il segno dipende
soltanto dalle convenzioni.
> Grazie a chi mi vorrà rispondere, anche solo con un sì o un no.
Cerchero' di essere piu' esaustivo: la frase "Il segno meno davanti al
secondo membro indica quanto affermato dalla legge di Lenz" ha un senso,
ma non con la legge di Faraday in quella forma: in una forma diversa.
Credo che si sia tramandata per tradizione anche quando la forma
*usuale* della legge di Faraday e' stata cambiata nei libri di testo, da
docenti che non avevano ben chiaro cosa, nella teoria, sia
convenzionale, e cosa no.
Per riscrivere la legge di Faraday come veniva "vista" al tempo di Lenz
considera la spira chiusa con resistenza totale R: la fem produce allora
una corrente i, che a sua volta genera un flusso aggiuntivo
fi_agg = Li = L*fem/R = - L/R d(fi)/dt = k d(fi)/dt
La costante k nella formula finale e' una grandezza scalare *negativa*,
e questo e' vero con qualsiasi convenzione tu possa scegliere per i
versi dei campi, delle correnti e delle fem: anche scelte con le quali
risulti che L o R siano negative.
Ed e' questo "segno meno" di k il significato fisico che Lenz ha messo
in evidenza: la variazione del flusso magnetico concatenato a una spira
genera una fem che, a spira chiuso su R non infinita, genera una
corrente che genera un flusso che *si oppone* alla variazione del flusso.
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TRu-TS
buon vento e cieli sereni
Received on Fri Mar 28 2014 - 14:26:59 CET