On 6 Nov, 17:46, Luca85 <pr..._at_pres8.biz> wrote:
> Ricordando solamente fem= -D(phi(B))/dt risulterebbe una I infinita
> per un conduttore ideale o comunque altissima per qualsiasi conduttore
> reale se calcolo la corrente che circola brutalmente come fem/R.
Devi tenere presente che il flusso phi(t) concatenato con la spira e'
il flusso *totale*, cioe' somma del mutuo flusso (cioe' quello
generato dalle sorgenti esterne) e dell'autoflusso (il flusso generato
dalla spira stessa).
Se la spira avesse idealmente resistenza nulla, la circuitazione di E
sarebbe nulla, ovvero non potresti avere variazioni di flusso totale.
Dovra' cioe' circolare nella spira una corrente i(t) in grado di
annullare le variazioni del mutuo flusso.
Ovviamente non puoi usare fem/R (avresti 0/0), quindi per il calcolo
devi conoscere il flusso generato dalle sorgenti esterne.
Ad esempio puoi pensare di generare il mutuo flusso con un solenoide
connesso ad un generatore di corrente nota.
La corrente i(t) sara' data dall'integrale da t0 a t della derivata
del mutuo flusso, diviso l'induttanza della spira.
L'istante t0 e' l'istante in cui chiudi la spira ed inizia a circolare
la corrente i(t).
> Ma gi� mi viene il dubbio di "tra che punti" calcolerei la ddp in una
> spira chiusa?
Non puoi parlare di ddp: la tensione indotta *non* e' una differenza
di potenziale.
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M.
Received on Sat Nov 07 2009 - 07:40:55 CET