Gamow ha scritto:
> Michele Falzone ha scritto:
> > elettrica intesa come portata di massa esattamente come prevede il Prof.
> > Cannata http://itis.volta.alessandria.it/episteme/ep2cann1.htm
> Verrebbe da dire homen nomen.., ma bando agli scherzi:
> > http://mio.discoremoto.alice.it/falzonemichele
> E' da un mesetto che ho letto e ci sto pensando su. Ho pero' qualche
> domanda/considerazione:
> 1) Il testo e' scritto in un italiano incomprensibile. E' deprecabile
> che un laureato che insegna nella scuola secondaria non sappia
> esprimere le proprie idee in modo chiaro in un testo. Non
> potresti fare uno sforzo per migliorare il testo?
La mia non � una contestazione, ma forse non si comprende quello che viene
difficile comprendere, e con questo non dico che non capisci, ma
semplicemente parti dal presupposto che sia sbagliata a priori
> 2) Ho visto i "conti" della costante di struttura fine. Dove sono
> quelli che riguardano la costante gravitazionale?
Se viene difficile scrivere sulla costante di struttura fine e grazie a
Valter derivare la costante di struttura fine dalla teoria cinetica dei
gas, immagina quella pi� complessa.
A parte gi scherzi, verra anche quella, a tempo debito e metter� tutto in
un sito
> Commenti generali:
> 1) Se parti dalla costante di struttura fine, in qualche modo
> far saltare fuori la carica elettrica non e' impossibile.
Ho detto anche a Valter che stavo lasciano perdere tutto, se quella
relazione fosse rimasta isolata, anche se quella relazione in un altro
contesto ha una notevole importanza, ma mi rendo conto che portare avanti
le esperienze sperimentali di Todechini non hanno molto valore.
> 2) Perche' parli a volte anche di protoni? I protoni non stanno allo
> stesso livello elementare degli elettroni, come ben sai.
Per il semplice fatto che elettrone e protone sono particelle duali, nel
senso che sono gli unici due modi di vibrare nel gas etere, uno a
compressione e l'altro a depressione, creando due modi di vibrazione con
diversa lunghezza d'onda (Massa diversa), ma vibrando nello stesso mezzo
dissipativo hanno bisogno della stessa energia per ogni ciclo, = stessa
quantit� di moto per ciclo e pertanto stessa carica.
> 3) Ti renderai conto che stai ottenendo risultati puramente classici.
> Non dimostri in nessun modo l'emergere della meccanica quantistica,
> ne tantomeno dello spin, malgrado tu lo scriva.
> Non posso credere che tu insista su questi punti, perche' non lo
> dimostri e basta.
Qualunque teoria deve soddisfare anche il modello classico, e ti posso
assicurare questa soddisfa anche il modello quantistico
> > Avrei piacere di discutere serenamente su quanto asserisco
> Spero che tu possa altrettanto serenamente accettare le critiche.
Se cos� non fosse, non sarei qui a cercare di discutere e spesso a
prendere soltanto insulti
> Rinnovo in ultimo una considerazione che ho scritto piu' volte:
> il tuo non e' un modello fisico.
Il mio � un modello, almeno ora, per il fatto che partendo da un semplice
sistema oscillante, si vede che questo sistema interagisce con stesse
oscillazioni, con la legge di Coulomb, gli aggregati interagiscono con la
legge di Newton.
Credo di avere dimostrato il mio assunto iniziale sulla costante di
struttura fine e per questo credo che sia un modello fisico.
Le critiche riesco a farmele da solo e ti posso solo dire che ancora manca
solo da dimostrare cosa realmente � la costante di Plank, anche se
intuitivamente dal mio modello si capisce immediatamente.
Ciao
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Received on Sat Sep 12 2009 - 08:31:48 CEST