Elio Fabri ha scritto:
> Peltio ha scritto:
>> E' anche comprensibile: gli scienziati sono per loro natura portati a
>> non accettare dogmi e a mettere in discussione le 'verit� rivelate'.
> Magari fosse cosi' semplice!
> Quanti sono gli scienziati (anche di valore) che sono credenti?
Una volta ho letto, non ricordo dove, che uno scienziato per essere
credente deve anche essere un po' schizofrenico, dato che deve poter
spegnere a comando il senso critico.
Con questo non voglio dire che non ci siano scienziati di valore tra i
credenti (mi pare che Salaam a un certo punto della sua carriera abbia
interrotto i suoi studi per cercare di capire se fossero o meno in
contrasto con la sua religione), ma che non sono cos� manipolabili con
gli 'effetti speciali' come magari pu� esserlo la casalinga di Voghera
o comunque chi non ha ricevuto un'educazione scientifica.
Pu� un fisico, degno di questo nome, credere che durante l'apparizione
della madonna di Fatima il sole abbia preso a ballare nel cielo?
Non credo.
Quanti scienziati di valore credono che quello che si liquefa a Napoli
sia il sangue di S. Gennaro?
Credo molto pochi.
Molti scienziati sono poi 'credenti' per modo di dire. Nel senso che lo
sono per convenzione sociale: sono stati battezzati da bambini, hanno
fatto comunione e cresima, e poi... via vogliamo negare l'abito bianco
alla sposa, la soddisfazione alla suocera? sposiamoci in chiesa. E poi
alla domenica tutti a messa come buona abitudine. E magari non hanno
mai riflettuto su tutto quello a cui *devono ciecamente e
incondizionatamente credere* per essere davvero dei buoni credenti.
Altri magari lo sono per convenienza: essere credente pu� aiutare a
ingraziarsi i potenti di turno, ma quelli in genere non sono nemmeno
buoni scienziati...
Received on Thu Aug 06 2009 - 22:38:23 CEST
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