Elio Fabri <elio.fabri_at_tiscali.it> wrote in message
74pdu8F13voonU4_at_mid.individual.net...
> Certo tutto sta nel definire che cosa e' un "suono"... Ma se
> me lo definisci come "cio' che si sente con le orecchie" mi
> sa che siamo in un circolo vizioso.
L'uso un p� "forzato" di quel termine non � casuale, ma
funzionale al discorso che stavo facendo: se si registrano
suoni ambientali, la maggior parte avr� delle componenti
spettrali rilevanti nel campo udibile, e quindi potr� essere
percepito e definito come "suono" anche nel senso comune
del termine...
> Sicuramente ci deve essere un vantaggio evolutivo nel
> selezionare una data banda, ma non e' detto che sia solo
> quello: potrebbero esserci delle maggiori o minori facilita'
> a realizzare gli adatti organi e recettori.
In generale si, ma nello specifico credo che non sia questo il
fattore dominante, proprio perch� sopra i 3/4KHz ci sono
pochissime emissioni "naturali".
> La cosa mirabile degli organi di senso e' viceversa il fatto che
> riescano a dare risultati cosi' utili pur essendo sistemi che nessun
> ingegnere oserebbe proporre come proprio progetto, a causa dei
> numerosi difetti intrinseci.
Eh no! Ti garantisco che gli organi di senso, e in generale i sistemi
biologici sono infinita fonte di ispirazione (e di frustrazione) per
gli ingegneri! :-) Non tanto per le prestazioni assolute (anche in
certi casi), ma per le caratteristiche nel loro complesso (es.
efficienza energetica, tolleranza ai danni, capacit� di auto-ripararsi,
di adattarsi, etc.). Ingegneristicamente parlando sono "progettati"
e funzionano in maniera straordinaria!
> E' il SNC che riesce a utilizzare il tutto, difetti inclusi, in modo
> da soddisfare alle necessita' del vivente.
Quello d� un grossissimo "valore aggiunto"... :-)
A.D.
Received on Fri Apr 17 2009 - 15:16:46 CEST
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