(wrong string) � uditiva

From: A.D. <isd_mod_at_libero.ix>
Date: Tue, 14 Apr 2009 13:39:33 GMT

Antonio <antonbot_at_hotmail.com> wrote in message
b75d1646-4f67-4ce5-a356-a228d0c7d38c_at_a7g2000yqk.googlegroups.com...
> Mi sono sempre chiesto se l'incapacit� di udire suoni
> sotto e sopra una certa frequenza � dovuta a una
> componente meccanica degli ossicini e muscoli
> oppure di conversione del segnale da meccanico
> a elettrico o se tutto ci� � possibile a una incapacit�
> di interpretazione della mente di questi segnali.
> Qualcuno sa qualcosa a riguardo?

Le tre cose sono strettamente legate, e sono una
conseguenza diretta del processo di evoluzione
naturale: percepire la banda audio � stato utile
alla sopravvivenza dell'uomo, sentire gli infrasuoni
o gli ultrasuoni evidentemente lo era meno (in effetti
la maggior parte di suoni ricadono in quella banda).
I meccanismi dell'evoluzione statisticametne tendono
a conservare soltanto le caratteristiche strettamente
necessarie, ed a scartare quelle inutili. Grazie a questa
propriet� si ha che le parti e le funzioni del corpo sono
molto ben "dimensionate", ad esempio la densit� dei
ricettori ottici sulla retina � in perfetto accordo con la
capacit� risolutiva (apertura numerica) del cristallino.
Nello stesso modo, una "perdita" non rilevante della
struttura ossea dell'orecchio ha portato ad una perdita
proporzionale delle capacit� risolutive (traduzione
meccanica-elettrica) della coclea, o viceversa.
Probabilmente invece il cervello avrebbe le capacit�
per ricevere ed elaborare suoni a pi� ampio spettro,
grazie alla sua "plasticit�".

A.D.
Received on Tue Apr 14 2009 - 15:39:33 CEST

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