"Valter Moretti" <vmoretti2_at_hotmail.com> wrote in message
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> Ciao,
>
> riguardo all'autore, Albert, io ho un suo libro sulla MQ
> che invece mi pareva ben fatto anche se leggermente noioso,
probabilmente e' lo stesso testo che ho anche io: "Meccanica quantistica e
senso comune" Adelphi (2000). L'ho letto durante le recenti vacanze di
natale e l'ho trovato interessante. Ad esempio la parte sul modello GRW la
ignoravo completamente e li' me ne sono fatto un'idea. La piccola biografia
riportata li' dice solo che insegna Columbia University. Io pensavo fosse un
fisico.
> Si potrebbe sostenere (vedo Bruno Cocciaro che fa girare la "mitraglia
> da stadio") che in realt�
> il problema sia solo apparente perch� tutti questi cambiamenti
> improvvisi di stato riguardano
> eventi che non hanno connessioni causali e per essi la nozione di
> "prima e dopo" � del tutto arbitaria
> (dipende dalla nozione di sincronizzazione che adotto).
Mi chiedevo cosa fosse questa mitraglia da stadio, ma poi forse l'ho capito.
E' per caso quella che segue ?
Io dico che questi cambiamenti di stato riguardano eventi che *hanno
connessioni causali* e per essi la nozione di "prima e dopo" non e' per
niente arbitraria. Una delle due misure avviene "prima" e l'altra "dopo" e
questi prima e dopo hanno un significato fisico preciso: una misura e' la
causa, l'altra misura e' effetto della prima. Quale delle due sia causa e
quale effetto e' cosa *oggettiva* (e' misurabile, almeno in via di
principio): tutti, da ogni riferimento, concordano nel dire chi e' la causa
e chi l'effetto.
L'unico punto eventualmente da precisare (che, peraltro, e' un punto ovvio),
e' che l'ordine fisicamente importante, l'ordine causa effetto, non coincide
necessariamente con l'ordinamento fisicamente non importante, cioe'
l'ordinamento temporale (non stupisce il fatto che un ordinamento di
rilevanza fisica non coincida sempre con un ordinamento convenzionale).
> Ciao, Valter
Ciao.
--
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Fri Mar 13 2009 - 11:15:56 CET