Imago Mortis ha scritto:
> In tutto quanto segue per "evento" intendo, per fissare le idee,
> l'emissione di un impulso luminoso.
Nota bene: l'emissione, non la propagazione!
> ...
> Caso 1) Una retta parallela all'asse delle ascisse x rappresenta un
> flash scoccato nello stesso istante (simultaneita' in O) da tutti i
> punti nel mio universo unidimensionale
Io direi (sono pignolo) che rappresenta l'infinita' di eventi che
consistono nell'emissione simultanea di un flash ecc.
> Caso 2) Una retta parallela all'asse delle ordinate t rappresenta una
> lampadina perennemente accesa e immobile (colocalita' in O)
Anche qui: diciamo che rappresenta la *storia* un qualsiasi oggetto
immobile (che ikporta che sia una lampadina>)
> La cosa e' piu' problematica per quanto riguarda il caso 1 : che sotto
> trasformazione di Lorentz la retta debba inclinarsi e' naturale, in
> quanto la simultaneita' in O non e' quella in O'. Ma cosi' facendo i
> due osservatori vedono cose del tutto diverse: mentre O dice di avere
> visto un lampo verificarsi nello stesso istante ovunque, O' dira' di
> avere visto una sorgente in moto.
"Vedere", "aver visto"... Parole pericolosissime, sicura fonte di
equivoci!
Inoltre a mio parere se non si parlasse *mai* di osservatori sarebbe
tanto di guadagnato, e anche tu me ne dai dimostrazione :)
> A questo punto avanzerei tre ipotesi:
> ...
L'ipotesi giusta e' la quarta: ti stai incartando con le parole.
Prova a riformulare il tutto senza usare "vedere" e "osservatore".
Ci riesci? :-)
--
Elio Fabri
Received on Mon Mar 02 2009 - 20:45:33 CET