"Aleph" <no_spam_at_no_spam.it> wrote in message
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> Il tutto si basa sull'assunzione che la carica elettrica sia uno scalare,
> cosa che, a rigore, non � una scelta obbligata, sebbene sia la pi�
> naturale (Rasoio di Occam).
Secondo me la scelta, oltre a non essere obbligata, non e' nemmeno la piu'
"naturale" e non mi pare che abbia a che fare con il rasoio di Occam. A me
pare una scelta equivalente in tutto alla scelta complementare. Certo, c'e'
il fatto che le cariche magnetiche, quando anche esistessero, sarebbero
molto meno numerose delle cariche elettriche (almeno in regioni a noi
prossime), ma queste sono considersazioni che, a mio avviso, andrebbero
messe decisamente in secondo piano quando si formalizza una teoria (anzi,
meglio non tenerle proprio in alcun conto).
Non mettendo in secondo piano considerazioni di quel tipo, non mettendo
quindi in risalto le diverse possibili formulazioni della teoria equivalenti
dal punto di vista sperimentale, si corre forte il rischio di "innamorarsi"
delle formulazioni considerate "naturali", mettendo in bocca alla natura
cio' che semplicemente siano noi a scegliere. Nel caso specifico potrebbe
esserci il rischio di considerare provato sperimentalmente (oppure "non
falsificato") che le cariche elettriche avrebbero parita' +1 e quelle
magnetiche -1.
> A questo proposito Novozilov e Jappa (Elettrodinamica, MIR) si limitano a
> dire che "allo stato dell'arte" (il libro � del 1970) non esistono
> indicazioni sperimentali contrarie all'ipotesi che la carica elettrica sia
> uno scalare.
Per l'appunto. Come se fosse possibile falsificare sperimentalmente tale
ipotesi (ferma restando la validita' delle equazioni di Maxwell).
A me pare si debba dire che "allo stato dell'arte" le indicazioni
sperimentali non contraddicono cio' che non potrebbero mai contraddire ne'
oggi ne' mai: le indicazioni sperimentali non riguardano *mai* le nostre
scelte. La proposizione "la carica elettrica e' scalare" non e' ne'
provabile ne' falsificabile sperimentalmente, come non lo e' alcuna delle
nostre possibili scelte.
Si potranno eventualmente falsificare le equazioni di Maxwell, non certo il
fatto che, poste le equazioni di Maxwell, carica elettrica e magnetica
possono scambiarsi i ruoli di scalare e pseudoscalare.
> Jackson (Elettrodinamica Classica, Zanichelli) a sua volta afferma
> che(grossomodo, sto andando a memoria) cariche e campi vanno insieme e
> quindi se si cambiasse la convenzione sulla scalarit� della carica
> elettrica dovrebbe invertirsi la natura assiale o polare di E e B (fermo
> restando che l'elettromagnetismo continuerebbe ad essere invariante per
> inversione di parit�).
Ahhh ecco. Allora Jackson lo dice proprio esattamente come lo direi io.
Per i miei gusti aggiungerei anche che l'invarianza per inversione spaziale
(cioe' (x,y,z)->(-x,-y,-z)) dell'elettromagnetismo e' anch'essa non
provabile ne' falsificabile sperimentalmente. Potremmo anche descrivere in
maniera equivalente ponendo scalari tutte le cariche, sia le elettriche che
le magnetiche (o tutte pseudoscalari), e dire che l'elettromagnetismo non e'
invariante per inversione spaziale. In tal caso, da un certo punto di vista,
potremmo dire che la trasformazione cosi' definita' risultera' poco utile
(proprio perche' l'elettromagnetismo risulterebbe non invariante sotto
quella trasformazione), ma a me pare si debba dire anche che, da un altro
punto di vista, la trasformazione "utile" (cioe' quella che oltre a
trasformare (x,y,z) in (-x,-y,-z) cambia anche il segno a una delle due fra
carica elettrica e magnetica) risulta molto piu' rischiosa. Il rischio
potrebbe essere quello di non accorgersi dell'eventuale comparsa di una
carica magnetica.
In soldoni, io non l'ho ancora capito per quale motivo l'esperimento di Wu
non potrebbe interpretarsi dicendo che, durante l'interazione, si generano
cariche magnetiche che giocano un qualche ruolo prima di annichilarsi. A me
pare che una tale possibile interpretazione (indipendentemente dal fatto che
poi possa risultare insostenibile per qualche altro motivo) viene
pesantemente mascherata dall' "innamoramento" per trasformazioni che rendano
invariante l'elettromagnetismo.
> Saluti,
> Aleph
Ciao
--
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Tue Feb 03 2009 - 12:50:23 CET