Re: Heisenberg e le particelle come forme matematiche non materiali
On 9 Ott, 20:40, Giorgio Pastore <past..._at_units.it> wrote:
>
> "Sta di fatto che, se due di tali particelle,
> muovendosi per lo spazio con altissima energia cinetica, si urtano,
> molte nuove particelle di materia possono prender vita dall'energia
> disponibile mentre le vecchie scompaiono in seguito all'urto. Fatti
> del genere sono stati osservati frequentemente ed offrono la riprova
> migliore che tutte le particelle sono fatte della stessa sostanza,
> l'energia. "
>
> Qui, nobel o non nobel H. sta scrivendo una castroneria, dal punto di
> vista della fisica, giustificabile solo in prospettiva storica. Sta
> ipostatizzando una proprieta' dei sistemi fisici (l' energia)
> trasformandola in sostanza.
> E' curioso vedere come uno scienziato partito da un' evidente adesione
> alle idee dell' operativismo piu' deciso, col tempo arrivi a fare
> affermazioni assolutamente ingiustificate dal punto di vista operativo
> (nessuno ha mai oservato o misurato un' energia "pura" o comunque si
> voglia chiamare un' energia avulsa dal sistema fisico di cui e' una
> proprieta').
>
Un nobel che scrive una castroneria! Questo non me l'aspettavo! Al
massimo potevo pensare a un nobel che usa espressioni divulgative che
possono avere alto rischio di fraintendimento... Cosa intenderesti con
"Giustificabile solo in prospettiva storica"? Possiamo dire che negli
anni '50 si potevano ancora giustificare tali espressioni di H.?
> "Anche nella moderna teoria dei quanta si trover�
> senza dubbio che le particelle elementari sono in definitiva delle
> forme matematiche, ma di natura molto pi� complicata.
> ...
> Perci� le forme
> matematiche che rappresentano le particelle elementari saranno le
> soluzioni di alcune leggi eterne del moto della materia. In realt�
> questo � un problema che non � stato tuttavia risolto. "
>
> Che la migliore rappresentazione per un fisico di una particella
> elementare sia matematica, non ci piove. Un fisico a questa frase evoca
> (o dovrebbe evocare) la possibilita' di interpretare le particelle
> elementari come opportune rappresentazioni irriducibili del gruppo delle
> trasformazioni di Poincare'. Non so cosa viene in mente ad un filosofo.
>
Temo che il rischio sia di capire che le particelle, dato che sono
rappresentate da espressioni matematiche allora si possa dire che le
particelle *siano* espressioni matematiche, mi sembra comunque che gi�
Galileo aveva affermato che il mondo della natura � scritto ed �
leggibile in lingua matematica ma ci� � ben diverso dal dire che la
natura � costituita da entit� matematiche, poi certo � ben noto il
ruolo peculiare dell'osservatore da cui � impossibile prescindere nel
mondo delle particelle, ma da questo non penso si possa arrivare ad
affermare che se io mi trovo davanti una particella ci� coincide col
trovarmi davanti a un gruppo di trasformazioni di Poincar� ...
> "L'equazione finale del movimento per la materia sar�
> probabilmente un'equazione d'onda non lineare quantizzata per un campo
> d'onda di operatori, rappresentante semplicemente la materia e non
> qualche tipo determinato di onde o di particelle. Questa equazione
> ondulatoria sar� probabilmente equivalente a ..."
>
> Qui suona di arrampicata sugli specchi per prevedere il futuro sulla
> base del massimo di complessita' a lui nota (all' epoca).
>
Interessante, sapresti dire qualcosa di pi� su questo tema?
> Giorgio
Ciao.
Received on Wed Oct 10 2012 - 00:30:46 CEST
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