Re: orologi che "rallentano"

From: Elio Fabri <elio.fabri_at_fastwebnet.it>
Date: Thu, 22 Mar 2018 21:22:59 +0100

Paolo Russo ha scritto:
> Solo una finezza (che forse e` il punto cruciale, ci torno dopo): io
> preferirei dire "... B rallenta nel riferimento del laboratorio", o
> "nel riferimento solidale ad A", piuttosto che "rispetto ad A".
Va bene, vada per la precisazione.
(Scusa il grande ritardo, ma ho già scritto che faccio fatica a
districarmi tra tutti i post che leggo, le cose che debbo consultare,
le risposte che devo scrivere :-( )

> Mi sembra che il rallentamento sia di per se' piuttosto banale da
> verificare. Basta disporre degli orologi sincronizzati (a` la
> Einstein) in quiete nel laboratorio lungo il percorso di B e
> confrontare i tempi segnati da B e dagli orologi accanto a cui passa.
> Si osservera` uno sfasamento crescente nel tempo con una certa
> specifica dipendenza dalla velocita`.
Certo non dubitavo che avresti saputo precisare.
Però così si vede bene che da dove viene la dissimmetria: nel rif.
di A hai bisogno di *due* orologi, mentre B è uno solo.

> C'e` forse un problema concettuale nella definizione di
> orologio B.
> ...
Un'altra possibile soluzione è di basarsi sul PR.
Stabiliamo che l'orol. B è stato costruito (nel suo rif., senza mai
muoverlo da lì) con gli stessi metodi usati per gli orologi A.
Oppure, forse anche meglio: verifichiamo che c'è perfetta simmetria. B
rallenta rispetto al rif. di A come A rallenta nel rif. di B, né più
né meno.

Però resta il fatto che a me è proprio il verbo "rallentare" che non
piace.
Mi sembra che sposti l'accento dal fatto fisico essenziale: la
differenza tra A e B dipende in ultima analisi solo dal fatto che
seguono cammini diversi nello spazio-tempo.

Prima che tu mi faccia l'ovvia obiezione, che questo avrebbe senso
solo se A e B partissero dallo stesso evento e terminassero pure in
uno stsso evento, mentre questo non è il caso, ti suggerirei di dare
un'occhiata al Q16, dove mi sono occupato della questione in relazione
alla vita media dei muoni.
Lì non ho affatto parlato di rallentamento, ma solo di percorsi
diversi.
Come si può fare, è detto alla lez. 9, pag. 120-121 "Muoni dai raggi
cosmici".
                            

-- 
Elio Fabri
Received on Thu Mar 22 2018 - 21:22:59 CET

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Wed Sep 18 2024 - 05:10:12 CEST