Il 19/03/2018 13.37, Maurizio Malagoli ha scritto:
> Definisco l'osservabile T in questo modo: se scatta il rivelatore
> i-esimo assegno all'osservabile T il valore i. Poi ho una funzione
> che che associa a ciascun rivelatore, a ciascun valore i, una coppia
> di valori x_i, y_i:...
Però questo procedimento non aiuta molto per la
definizione teorica dell'_operatore_ associato
all'osservabile T, noti gli operatori x e y.
> Il ‘vedere’ una coppia di osservabili che commutano come osservabili
> che dipendono da una terza osservabili mi ha permesso di ‘capire’ la
> frase che si legge spesso a proposito di queste: ‘devono essere
> simultaneamente misurabili’. Il ‘simultaneamente’ mi ha sempre messo
> in crisi, in quanto l’ho letto sempre riferito al tempo e faccio
> fatica a pensare di avere due procedure di misura che possono essere
> eseguite contemporaneamente.
Mah, io ho sempre inteso che 2 osservabili A e B
si dicano compatibili (e gli operatori associati
commuteranno) se, quando la misura di A che fa
collassare il sistema in un autostato di A viene
_seguita_ (quindi non è indispensabile la
contemporaneità) da una misura di B, allora il
sistema collassa in uno stato che rimane
autostato di A corrispondente allo stesso
autovalore che in precedenza.
Ciao
--
Giorgio Bibbiani
(mail non letta)
Received on Thu Mar 22 2018 - 14:43:04 CET